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Governance Rai, Giorgia Meloni fa chiarezza

La governance Rai è al centro del dibattito politico in queste ultime ore e la premier Giorgia Meloni, dalla Cina, ha ribadito la sua posizione nel merito. “E definita da una legge del 2015 che ha fatto il governo Renzi” ha detto, e “dicono che ci sono delle intimidazioni alla stampa perché ci sono degli esponenti politici che querelano per diffamazione alcuni giornalisti ma non mi pare che in Italia vi sia una regola che dice che se tu hai una tessera da giornalista, che ho anche io in tasca, puoi liberamente diffamare qualcuno e dire che gli esponenti politici se avviano una causa per diffamazione stanno facendo azioni di intimidazione, vuol dire non avere neanche rispetto dell’indipendenza dei giudici.”

Aggiornamento ore 8.39

In seguito Giorgia Meloni ha anche affermato che “viene ad esempio preso in considerazione anche alcune querele che ho fatto io, le ho fatte quando ero all’opposizione, non quando ero al governo. Capisco il tentativo di strumentalizzare, cioè conosco il tentativo di cercare il soccorso esterno da parte di una sinistra in Italia che evidentemente è molto dispiaciuta di non poter utilizzare per esempio il servizio pubblico come fosse una sezione di partito, però su questo non posso aiutare proprio perché credo nella libertà di informazione e di stampa”.

Aggiornamento ore 11.27

Dalla Cina, Giorgia Meloni ha infine parlato delle relazioni con Xi. “Se con il primo ministro e con il presidente dell’Assemblea nazionale del Popolo Il tema è stato soprattutto di carattere bilaterale, con il presidente Xi Jinping il dibattito è stato più ampio e chiaramente ha coinvolto anche tutte le materie dell’agenda internazionale: è stato un confronto franco, trasparente, rispettoso, su tutte le materie sulle quali chiaramente la Cina rimane un interlocutore indispensabile”.

Aggiornamento ore 13.27