Se facessimo l’elenco delle serie televisive italiane, Gomorra risulterebbe una tra le piu’ realistiche. Basata sull’omonimo romanzo di Roberto Saviano, in onda su Sky Atlantic dal 6 maggio 2014 e diretta da Stefano Sollima, Francesca Comencini e Claudio Cupellini, ha ottenuto molto successo in Italia e all’estero, e mette a nudo il mondo del potere camorristico ed il male che lo caratterizza nella citta’ di Napoli e i suoi dintorni.
La trama si basa sulla rivalita’ dei clan, i Savastano e i Conti, che controllano i vari traffici illegali e mostra una realta’ fatta di ville sfarzose di boss malavitosi create a copia di quelle di Hollywood, fatta da una popolazione consapevole dell’esistenza di questa criminalita’ organizzata per la quale e’ disposta a chiudere entrambi gli occhi, facendo finta di non vedere nemmeno le sue vittime, tra cui i bambini ai quali viene fatto credere che la loro sia l’unica scelta di vita possibile.
L’autore del romanzo non si lascia sfuggire nessun particolare, e’ un lavoro rigoroso, che mette in scena l’estetica e il modo di vivere dei protagonisti. Saviano ha voluto che gli spettatori si misurassero con il male, per questo motivo ha escluso ogni forma di bene dalla sua opera. Tra l’altro, afferma che sarebbe difficile “scrivere di mafia in maniera ’fictionale’, perche’ le storie sarebbero al di sotto della realta’ “.
Quello di Saviano, si potrebbe dire, e’ quasi un atto di coraggio, poiche’ porta avanti le sue convinzioni, nonostante le controversie che ci sono state a seguito del successo di Gomorra. Nel 2006 e’ stato costretto alla fuga negli Stati Uniti e a rimanerci per diversi anni perche’ minacciato dai cartelli camorristici. Ora conduce una vita senza liberta’, non puo’ fidarsi di nessuno e viaggia sempre scortato. Un modo di vivere difficile, ma lo scrittore non si tira indietro e afferma convinto che “guardare in faccia il male e’ l’unico modo per combatterlo”. A breve, lo si potra’ fare anche in dvd.