Il presidente Donald Trump ha deciso il ritiro degli Stati Uniti dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Lo ha comunicato ufficialmente il suo governo alle Nazioni Unite, da cui dipende l’Oms, e al Congresso. La decisione entrerà in vigore fra un anno, il 6 luglio 2021. In questo periodo di transizione gli Stati Uniti dovranno comunque onorare gli impegni finanziari. Nel 2019 L’Oms ha ricevuto dagli Stati Uniti 400 milioni di dollari, circa il 10% dei finanziamenti totali.
Trump accusa l’Organizzazione di essere troppo filo-cinese e di aver fallito nella gestione della pandemia. Per questo già il 15 aprile aveva minacciato di sospendere i fondi.
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A fine maggio il tycoon ha scritto una lettera, postata su Twitter e indirizzata a Tedros Adhanom Ghebreyesus, segretario generale dell’Oms, in cui chiedeva all’Organizzazione “sostanziali miglioramenti entro trenta giorni”, altrimenti avrebbe riconsiderato l’adesione degli Stati Uniti. Detto fatto.
La decisione deve però passare prima per le presidenziali di novembre. “Gli Stati Uniti si uniranno di nuovo all’Oms nel primo giorno della mia presidenza”, è il commento sulla vicenda del candidato democratico Joe Biden.
Americans are safer when America is engaged in strengthening global health. On my first day as President, I will rejoin the @WHO and restore our leadership on the world stage. https://t.co/8uazVIgPZB
— Joe Biden (@JoeBiden) July 7, 2020
Mario Bonito