Ospite degli studi radiofonici di Radio Capital, stamane il ministro delle Infrastrutture ha esordito affermando che “Io non sono convinto che gli italiani siano dei rincoglioniti ma che sceglieranno a chi dare con molta ponderazione chi ha consentito all’Italia di rimettersi sulla strada giusta. Gli italiani sapranno scegliere la competenza contro l’improvvisazione e le promesse irrealizzate da venti anni a questa parte da Silvio Berlusconi. Da Prodi, a Napolitano, Letta – ha spiegato Graziano Delrio – tutta la squadra del centrosinistra, hanno confermato che l’unica possibilità per l’Italia di restare attaccata alla ripresa e creare nuovi posti di lavoro, è confermare la fiducia al centrosinistra, un governo considerato serio e autorevole in Europa. Con questa legge elettorale il candidato premier non c’è. Noi cercheremo di far vincere il maggior numero possibile di parlamentari e poi si faranno i conti. Sceglierà il presidente della Repubblica a chi dare l’incarico per formare un governo con una maggioranza solida in Parlamento”. Quanto poi all’eventualità se, all’indomani del voto, il Pd scendesse sotto il 25% (l’asticella che segnò Bersani nel 2013), il ministro Delrio rassicura: “non ci sarà nessuna resa dei conti. Tutto il gruppo dirigente a partire dal segretario è al lavoro affinché rimanga in campo una proposta seria e affidabile del Pd, la proposta di cui ha bisogno il Paese. Nel 2013 tutti i sondaggi vennero ribaltati e io sono convinto che abbiamo ancora la possibilità di arrivare primi come coalizione”.
M.