(Adnkronos) –
“Tito Stagno, con la sue capacità, ci ha fatto immedesimare in un momento straordinario”. A ricordare così Tito Stagno, parlando con l’Adnkronos, è Franco Malerba, il primo astronauta italiano della storia e parte dell’equipaggio portato in orbita dallo Space Shuttle Atlantis il 31 luglio 1992, nel corso della missione STS-46. “L’esplorazione dello spazio è oggi ardimentosa ma lo sbarco sulla Luna è un episodio straordinario della storia dell’umanità” scandisce ancora Malerba che sottolinea come “proprio Tito Stagno in Italia e Walter Cronkite negli Usa ci hanno fatto vivere l’exploit non solo della Luna ma anche della Tv e a livello globale”. “Sono dispiaciutissimo per la scomparsa di Tito Stagno che è stato testimone di un’epoca” aggiunge l’astronauta.
Malerba osserva che “la Nasa ha costruito la sua reputazione su quell’evento e, ancora oggi dire Nasa è dire un nome ‘al di sopra di ogni limite e dubbio'”. Anche “lo status degli astronauti di quell’epoca è stato sottolineato grazie alla copertura mediatica di giornalisti come Tito Stagno, Walter Cronkite e anche Piero Angela: è – osserva l’astronauta- grazie anche a loro che le figure degli astronauti sono diventate iconiche, anche quelle degli astronauti che sono venuti dopo” gli autori della missione Apollo 11 Neil Armstrong, Michael Collins e Buzz Aldrin. “Noi tutti -afferma ancora Malerba- continuiamo a guardare a loro e al cosmonauta Gagarin come uomini che sono diventati ‘pietre miliari’ della grande avventura dell’uomo nello spazio”.
Anche l’astronauta Umberto Guidoni, il primo italiano ed europeo ad abitare nel 2001 la Stazione Spaziale Internazionale, ricorda con emozione Tito Stagno: “Quel lontano 20 luglio 1969 ero un ragazzino ma mi è rimasta indimenticabile nella memoria la telecronaca di Tito Stagno e quella tv in bianco in nero”. “Dopo quella lunga diretta Tv non ce ne sono state abbastanza di trasmissioni-maratone sullo spazio mentre invece ce ne vorrebbero ancora di momenti di grande aggregazione” così corali, sottolinea Guidoni. “Penso però che nei prossimi anni, con il ritorno dell’uomo sulla Luna, si riprenderà il filo di quel racconto che si è interrotto 50 anni fa” aggiunge infine l’astronauta italiano oggi a riposo.
Ma Tito Stagno ha ispirato anche intere generazioni di giornalisti spaziali. “Tito è stato il mio ispiratore, mi ha ispirato sulle attività spaziali con i suoi racconti della missione Apollo 11” commenta l’amico di sempre Antonio Lo Campo, storico giornalista scientifico e esperto di spazio. “La passione per lo spazio me l’ha trasmessa Tito” scandisce.