In realtà si tratta di una ‘percezione’ che, complici gli evidenti fatti di cronaca quotidiana, gli italiani si portano dietro già da diversi anni. Per dirne una: basti pensare al recente, scandaloso, ‘indulto’ ai boss in carcere per l’allarme Covid, a dispetto di tanti altri detenuti comuni totalmente ignorati. Del resto, basta avere la sventura di imbracciare una causa qualsiasi: senza la possibilità economica di poter essere rappresentati da ‘avvocatoni’, puntualmente ci si rimette.
Poi, ‘ciliegina sulla torta’, il recente scandalo delle toghe sollevato da Palamara ha definitivamente incrinato il rapporto degli italiani con la Giustizia. Così, dopo le cocenti delusioni rappresentate da una politica in ‘decomposizione’, crolla anche l’ultimo baluardo rimasto a rappresentanza dello Stato italiano.
Dunque, come rivela il sondaggio condotto da Emg-Different per Adnkronos, un italiano su due non ha fiducia nella magistratura.
Nello specifico è bastato domandare al campione rappresentativo della popolazione del Paese: “Lei ha fiducia nella magistratura italiana in questo preciso momento storico?“, per avere subito davanti agi occhi un quadro abbastanza chiaro della situazione.
Ben il 50% degli intervistati, ha infatti risposto “no” mentre, il 39% ha risposto “sì”, e l’11% ha invece preferito non rispondere.
E non è un caso se le donne – a loro volte ‘tradite’ dalla ‘lievità’ nell’applicare la legge anti-stalking – sono molto più sfiduciate (51%) rispetto agli uomini (50%). Addirittura, si dichiarano ‘scettici’ rispetto alla magistratura, il il 56% degli over 55, dunque persone serie e mature. Segue poi la fascia compresa fra i 35 ed i 54 anni (54%), con i ‘delusi’ più giovani (18-34 anni), che sono il 36%.
Infine, rispetto all’ubicazione geografica degli scontenti dall’opera dei magistrati, nell’ordine la delusione è distribuita fra Nord Ovest (58%), Sud (57%), Nord Est (44%), Centro (43%), ed Isole (42%).
Max