Lo zampino di Coraggio Italia, se non la zampata, nello stop all’emendamento Fi alla riforma del processo penale in commissione Giustizia alla Camera. Lo strappo nel centrodestra sulla questione sempre cruciale della giustizia si è consumato con il voto della deputata Marina Parisse che fa capo al movimento di Giovanni Toti e Luigi Brugnaro guidato a Montecitorio da Marco Marin, voto che ha impedito l’ampliamento del perimetro della riforma all’abuso d’ufficio e alla definizione di pubblico ufficiale.
Secondo quanto si apprende, sarebbe stato lo stesso presidente della Regione Liguria ad esigere un sostegno fermo alla riforma Cartabia, dopo aver dato rassicurazioni in tal senso allo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi, in considerazione proprio dei numeri ‘ballerini’ in seconda commissione. Pare che, per converso, forte sia stato il pressing dai massimi vertici di Fi perché Coraggio Italia appoggiasse l’emendamento in questione.
La linea adottata dai totiani, però, sarebbe stata all’insegna della necessità di non ritardare nemmeno di un’ora il via libera alla riforma, esattamente come chiedeva il governo. E questo, a prescindere dal merito della proposta azzurra. A farne le spese, sul piano politico, proprio Forza Italia la cui deputata Giusi Bartolozzi, di professione magistrato, ha finito con l’abbandonare il gruppo per passare al Misto.