“Finalmente un po’ d’interesse sull’abuso d’ufficio. Come Decaro sono soddisfatta. Abbiamo bisogno di rendere la carica di sindaco appetibile, in modo da attirare i talenti e le energie migliori”. A parlare con l’Adnkronos dell’avviamento dell’iter abbinato di tre proposte di legge delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato destinate a limitare di fatto i confini delle responsabilità penali e amministrative dei sindaci, è la sindaca di Crema, Stefania Bonaldi (Pd
), vittima di un caso paradossale: aver ricevuto un avviso di garanzia in relazione all’infortunio di un bimbo che si era chiuso due dita in una porta tagliafuoco dell’asilo nido comunale.
“Anche se nel mio caso non si è trattato di abuso d’ufficio, che per i sindaci è una vera spada di Damocle sulla testa qualunque cosa si faccia o non si faccia – commenta – è un grande passo avanti verso una serie di interventi che abbiamo chiesto in quanto sono necessari a salvaguardare la dignità dei sindaci”, ricorda la prima cittadina. “Penso alle indennità e ai contributi previdenziali – prosegue – Oggi i contributi vengono pagati solo ai dipendenti pubblici in aspettativa, non di certo ai professionisti; e poi c’è anche il tema di tutta una serie di limitazioni come l’incandidabilità al Parlamento, che è molto sentita dai sindaci ma non altrettanto dai parlamentari; o le attività vietate dalle leggi Severino a chi ha svolto la funzione di primo cittadino”.
“I talenti vanno incoraggiati o chi ha un mestiere e delle doti eviterà di mettersi in gioco nella pubblica amministrazione – conclude la sindaca di Crema – Con il risultato che la cosa pubblica, a cui dovremmo tenere di più, finisce nelle mani di persone con meno competenze e capacità”.
(di Roberta Lanzara)