Il Senato Accademico dell’Università di Padova ha deciso, nel pomeriggio di martedì, che il diploma di laurea in Ingegneria Biomedica di Giulia Cecchettin, la giovane di Vigonovo (Venezia) tragicamente uccisa da Filippo Turetta, sarà consegnato ai suoi familiari il 2 febbraio 2024. La delibera è stata approvata.
La triste circostanza non è nuova per l’ateneo padovano, che già nel 2016 aveva conferito il titolo postumo a Jessica Tellatin, vittima di una malattia a soli 26 anni. Giulia Cecchettin avrebbe dovuto laurearsi il 16 novembre scorso, cinque giorni dopo la sua scomparsa.
In quella data, doveva essere la prima di 56 studenti a sostenere l’esame di laurea presso il Bo, come è conosciuto l’ateneo di Padova. Nonostante la sua assenza, parenti e amici si sono radunati sperando che la ventiduenne comparisse per la discussione.
Il Corriere della Sera riporta le dichiarazioni di Silvia Todros, la relatrice di Giulia Cecchettin, a cui la giovane aveva mandato l’ultima mail l’11 novembre: “Le ho risposto che la tesi andava benissimo e che avrebbe potuto caricarla ma la mia mail purtroppo non l’ha mai letta. Giulia ha seguito il corso di meccanica dei materiali del corso di Laurea in ingegneria biomedica. Lei frequentava con regolarità, l’ho conosciuta durante i corsi in aula. È capitato di parlarle al termine della lezione. Si è fermata qualche volta per avere chiarimenti sugli argomenti trattati. Era molto interessata, gentile anche nei modi. Finito il corso mi ha chiesto la tesi. Naturalmente ho accettato. Filippo Turetta? Nell’elenco degli studenti frequentanti c’è. Ma di lui non mi ricordo assolutamente”.