(Adnkronos) – Chiede una “moratoria delle manifestazioni anti Covid” per “evitare di aggiungere altre tensioni” dopo “l’escalation del conflitto in Ucraina, con il coinvolgimento della Comunità internazionale ed i rischi di una terza guerra in Europa” che “impone per tutti una fase di profonda riflessione”. Ma anche lo “stop alle limitazioni anti Covid del Governo”. A dirlo all’Adnkronos è il giudice Angelo Giorgianni, segretario generale dell’Organizzazione mondiale per la Vita. “L’attacco della Russia alla regione del Donbass, nella zona sud-est dell’Ucraina, ha spostato l’attenzione su una delle questioni controverse e irrisolte da anni dello scacchiere mondiale – dice – La situazione che si è determinata, con le tante incertezze e ricadute per la stabilità e l’economia globale, ha posto in secondo piano la fine della pandemia”. “Di qui, un’analisi di buon senso richiede un approccio da una prospettiva diversa per alcune misure anti covid-19 utili adottate dall’Italia e altre inutili e vessatorie coercizioni, come adesso, mantenute in solitudine rispetto al resto dell’Europa – dice – Per questo sentiamo la necessità di lanciare un appello per le libertà civili e al senso di responsabilità per la pacificazione sociale, in primis al Governo italiano e a tutte le forze politiche, affinché facciano cessare, con effetto immediato, le tante limitazioni che stanno tediando la popolazione italiana senza reali motivazioni di necessità”.
“Misure che hanno avuto effetti sociali ed economici devastanti, creando profondi stati di disagio giovanile, familiare e delle comunità territoriali e falcidiando tantissime attività commerciali e imprenditoriali, con le piccole e medie imprese che da sempre costituiscono il fulcro dell’economia italiana – dice – Se i Vertici dello Stato prendono atto realmente della situazione di malessere profondo della popolazione, restituiscono le libertà e garantiscono effettivamente il pieno rispetto della Costituzione, su un altro versante vengono a decadere le azioni di protesta e le manifestazioni del mondo dell’associazionismo, dei movimenti di varia estrazione e di semplici cittadini”
Per il giudice Giorgianni “L’appello, quindi, è destinato contemporaneamente anche a questa galassia di associazioni, affinché, in esito ad una concreta azione istituzionale di ripristino delle libertà, si faccia responsabilmente promotrice di una pacificazione sociale, di cui l’Italia e l’Europa in questo momento hanno fortemente bisogno”. “L’urgenza di una pacificazione nazionale ed europea deriva anche dalla necessità di rivolgere le nostre forze e attenzioni a patologie con le quali combattiamo da molti decenni (tumori, diabete, malattie cardiocircolatorie ed altro), ma anche alle emergenze sociali e umanitarie, che in questi anni sono state accantonate, ed ai conflitti sopiti, ma pronti a deflagrare, come in Ucraina…”.
“Un appello, dunque, al senso di responsabilità di tutti, affinché vengano sempre e comunque tutelate e rispettate le libertà civili, la Costituzione e le varie sensibilità della popolazione, considerando sempre le esigenze reali delle persone – conclude Giorgianni – E rispetto al quadro sovranazionale, in un momento di fibrillazione e tensioni geopolitiche internazionali, è importante che i Governi e i movimenti pongano grande attenzione a pacificare gli animi per evitare di minare l’ordine pubblico. Per questo invoco l’attenzione e la sensibilità dei movimenti, affinché siano guardinghi sui rischi di strumentalizzazione da parte di sobillatori che soffiano sul malessere sociale per alimentare il clima di scontro. In questo momento, in cui ci sono morti e ansia per il conflitto bellico in Ucraina, dato che la grave crisi è in evoluzione, con scenari imprevedibili che potrebbero coinvolgere direttamente l’Italia e l’Europa, ferma restando la mobilitazione contro le misure liberticide anti covid, lancio quindi un appello a tutti per una breve moratoria delle manifestazioni anti covid, in modo da evitare di aggiungere ulteriori tensioni, adottando, nello stesso tempo, iniziative unitarie in favore della pace”.