(Adnkronos) – Novak Djokovic a Roma? “Credo che, al di là dei cavilli italiani” per cui il super green pass è richiesto per gli sport al chiuso e per quelli all’aperto solo se di squadra e di contatto, “sullo sport bisognerebbe avere una regola europea unica”. Così Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, commenta all’Adnkronos Salute il ‘caso Djokovic’ e le polemiche sulla possibilità che il campione serbo contrario alla vaccinazione anti-Covid – e per questo non in regola con i requisiti richiesti per l’ammissione a tornei di altri Paesi – venga ammesso agli Internazionali di tennis di Roma.
“Mi sembra veramente un assurdo – sottolinea l’esperta – il fatto che lui non si sia vaccinato e che gli diamo la possibilità di giocare, mentre dei bambini non vaccinati non possono andare in palestra a svolgere un’attività che per loro significa salute fisica e psichica. Quindi assolutamente gli negherei gli Internazionali”.