Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS Giovani Italiani ed indipendenza: perché restano a casa più a lungo? Ecco...

Giovani Italiani ed indipendenza: perché restano a casa più a lungo? Ecco quanto costa oggi andare a vivere da soli

Alcuni degli ‘irresponsabili’ che, chissà grazie a quale ‘influente amicizia’ sono riusciti a ‘campare di rendita a nostre spese, sedendo nell’Aula parlamentare, si sono guadagnati le pagine dei quotidiani non per ‘meriti politici’, quanto per aver invece umiliato i nostri già denigrati ragazzi, definendoli ‘bamboccioni.

Eppure, fino a qualche decennio fa, il giovane italiano medio era pronto a volare via dal nido familiare a 25 anni. Ma, come ben illustra uno studio condotto dal Blog di ProntoBolletta, il 2022 racconta una storia diversa: ora l’età sale a 30. Così, mentre l’Europa avanza, l’Italia sembra zoppicare. Dietro questi numeri, emergono sfide e trasformazioni che stanno ridefinendo l’idea di indipendenza per la nostra gioventù.

Giovani: i fattori che influenzano la decisione di diventare indipendenti

In Europa, quando si parla di indipendenza residenziale, la media si posiziona intorno ai 26,4 anni. In questo panorama, l’Italia si colloca tra i paesi con un ritardo maggiore nell’indipendenza dei giovani.

Le nazioni che superano l’Italia in questa triste classifica sono la Croazia, con una media di 33,4 anni, seguita da Slovacchia, Grecia, Bulgaria, Spagna e Malta, tutte con medie poco sopra i 30 anni.

Al contrario, le nazioni europee che vedono i propri giovani diventare indipendenti in modo più precoce sono la Finlandia, la Svezia, la Danimarca e l’Estonia, con medie che oscillano tra i 21,3 e i 22,7 anni.

Indipendenza, cosa frena i nostri giovani ad abbandonare il contesto familiare?

Si tratta di una serie di motivi, dai quali emerge chiaramente che:

  • Salari non adeguati: Molto spesso, la retribuzione percepita dai giovani non è sufficiente per coprire le spese di un’abitazione autonoma.
  • Durata degli studi: I percorsi formativi in Italia tendono ad essere più lunghi rispetto alla media europea, ritardando l’ingresso nel mondo del lavoro.
  • Livelli di disoccupazione: I dati sull’occupazione sono particolarmente preoccupanti, con una disoccupazione del 28,7% tra i diplomati e del 15,6% tra i laureati.

Un altro fattore che ostacola l’indipendenza residenziale è il crescente costo degli affitti. Nella tabella in basso le città che hanno visto aumenti significativi:

Città Rincaro Affitti 2023 rispetto al 2022
Roma +4,9%
Milano +10,8%
Napoli +5,4%
Torino +10,6%
Palermo +5,9%
Genova +5%
Bologna +17,8%
Firenze +20,2%
Venezia +14,1%

Giovani, tra uomini e donne: chi conquista l’indipendenza prima?

Un altro dato interessante emerge dalla panoramica europea: le giovani donne tendono a lasciare la casa familiare prima dei coetanei maschi. Nel 2022, le donne europee hanno raggiunto l’indipendenza residenziale all’età media di 25,4 anni, mentre gli uomini a 27,3 anni. Questa tendenza si riflette anche in Italia, con le donne che diventano indipendenti attorno ai 29 anni e gli uomini attorno ai 30,9 anni.

Indipendenza giovani, il costo di vivere da soli: guardando oltre l’affitto

L’idea di stabilirsi in un proprio spazio è affascinante, ma porta con sé domande cruciali come: “Quanto mi costerà vivere da solo?“. L’affitto è solo la punta dell’iceberg, e sotto la superficie emergono molteplici responsabilità economiche.

Il prezzo dell’affitto varia in base a diversi fattori. La localizzazione dell’immobile, ad esempio, gioca un ruolo chiave. Una casa vicino al centro o ben collegata con mezzi pubblici ha sicuramente un costo superiore. Allo stesso modo, la cosiddetta efficienza energetica dell’abitazione può influenzare il prezzo delle bollette, compresi i costi di luce e gas, anch’essi sempre più in crescita dopo la crisi energetica. 

E come tiene giustamente ad evidenziare ancora il Blog di ProntoBolletta, un altro aspetto da considerare quando si decide di traslocare e vivere da soli è la caparra. Questo deposito cauzionale, richiesto all’inizio del contratto di affitto, funge da garanzia per il proprietario contro possibili danni all’immobile o mancato pagamento dell’affitto. Generalmente, si parla di due o tre mensilità d’affitto, una spesa che può pesare sul bilancio iniziale.

I costi sono variabili in città diverse:

  • Milano: un monolocale può superare i 600-700€
  • Palermo: monolocali intorno ai 400-450€

Riepilogo delle spese medie mensili

Spesa Costo
Affitto 400-450€
Spesa al supermercato 200-250€
Gas e luce 70-150€
Acqua 30-50€
TARI 28€
ADSL 30€

Considerando queste spese, un singolo individuo potrebbe spendere tra i 750€ e i 950€ al mese. Con l’aggiunta di trasporti e svaghi, il totale mensile potrebbe superare i 1.000€. Per una vita indipendente bilanciata, uno stipendio ideale potrebbe aggirarsi intorno ai 1.400-1.500€.

Pertanto, come conclude anche questo interessante studio pubblicato dal Blog di ProntoBolletta, per molti giovani, condividere un appartamento potrebbe essere una soluzione più conveniente, riducendo la quota individuale delle spese. Pianificare e informarsi può aiutare a navigare con successo verso l’indipendenza.

Insomma, concludendo possiamo osservare che l’indipendenza residenziale rappresenta un importante passo nella vita di ogni giovane. Tuttavia, le sfide economiche e sociali attuali rendono questo passo sempre più difficile, specialmente per i giovani italiani. Si spera quindi che, in futuro, con politiche mirate (!) ed interventi specifici, la strada verso l’indipendenza possa diventare meno tortuosa per le nuove generazioni.

Max