Il motto di questanno, decimo anniversario delliniziativa è Le mie opportunità, le mie scelte; godere di pari e pieni diritti e il ruolo delle famiglie. E una giornata dedicata a queste persone colpite da questo disturbo per smuovere la società e riconoscere la libertà dalla discriminazioni basate sulla disabilità e il diritto a una vita completa e felice.
Tale data 21 marzo è stata scelta in maniera non casuale, ma perché richiama simbolicamente il numero 21, associato alla malattia. La sindrome di down è infatti ricondotta alla presenza di un cromosoma in più allinterno delle cellule della coppia cromosomica 21. I cromosomi presenti nei soggetti affetti da tale sindrome risultano dunque tre anziché due, come dovrebbe normalmente avvenire.
Questa sindrome colpisce a livello globale in media un bambino su 1.000-1.100. In Italia nasce un bambino ogni 1.200 ( dati Irccs San Raffaele) e sono circa 38mila le persone colpite oggi. Se tuttavia prendessimo in considerazioni le gravidanze, anziché le nascite i datti sarebbero molto più elevati.
Molti individui nonostante la malattia sono in grado di svolgere in maniera autonoma moltissime attività, la loro aspettativa di vita è in continuo aumento, soprattutto grazie al contesto familiare, sanitario e sociale in cui vivono. In Italia infatti grazie all integrazione scolastica, possono raggiungere un buon grado di autonomia e anche grazie a grossi enti come lAssociazione italiana persone down.