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Giornata internazionale dell’Infermiere, l’ULS: “I continui abbandoni dovrebbero far riflettere seriamente la Politica”

La Giornata internazionale dell’Infermiere dovrebbe celebrare i 400 mila Lavoratori che sorreggono il Sistema Sanitario Nazionale, senza salari dignitosi, senza sicurezza, continuamente insultati minacciati aggrediti e con carichi di lavoro disumani.

Si susseguono Governi e Ministri ma le condizioni lavorative in cui operano gli Infermieri peggiorano sempre di più. “Tanto è vero che se si chiedesse di esprimere un desiderio a chi smonta da un turno di lavoro in Ospedale molto probabilmente la risposta sarebbe quella di cambiare lavoro appena possibile, dichiarano Anna Rita Amato e Antonino Gentile ULS-Unione Lavoratori Sanità.

La ULS-Unione Lavoratori Sanità: “L’Infermiere ha studiato solo e unicamente per fare l’Infermiere. Vorrebbe esercitare la propria professione, nulla di più”

La fortuna del Sistema Sanitario Nazionale – spiegano ancora i due sindacalisti – è che purtroppo l’Infermiere ha studiato solo e unicamente per fare l’Infermiere. Vorrebbe esercitare la propria professione, nulla di più. Invece si ritrova a colmare tutte le carenze di una Sanità in declino. Vorrebbe avere uno stipendio adeguato al percorso di studi universitario introdotto dal D. Lgs.502/1992, alle responsabilità civili e penali che ne derivano in quanto professionista. Vorrebbe non essere insultato o aggredito sul posto di lavoro da parenti e pazienti poco comprensivi del ruolo che ricopre. Vorrebbe smetterla di occuparsi di attività domestico alberghiere a lui non consone in quanto di competenza del personale di supporto. Vorrebbe che il numero di pazienti in carico e di cui pianificare l’assistenza fosse adeguato e non quello a cui è costretto da logiche di sfruttamento e profitto”.

La ULS-Unione Lavoratori Sanità: “Non si creda che celebrare la figura di un Lavoratore stanco e stressato basti a convincere gli Infermieri a sacrificarsi all’infinito”

Dunque, osservano ancora Anna Rita Amato e Antonino Gentile, “I continui abbandoni della professione per cercare di cambiare vita dovrebbero far riflettere seriamente la Politica e le Istituzioni. Perché riteniamo che il concetto di Sanità e tutela della Salute dei cittadini sia racchiuso anche nella forza che gli Infermieri mettono in atto tutti i giorni per garantire la presenza negli Ospedali, nelle Sale Operatorie, sui mezzi 118, nei Pronto Soccorso e nei servizi. Non si creda che celebrare la figura di un Lavoratore stanco e stressato basti a convincere gli Infermieri a sacrificarsi all’infinito. Da ex eroi a schiavi il passo non è breve. “La dignità degli Infermiericoncludono dal Direttivo Nazionale ULSnon si baratta con le chiacchiere”..

Max