Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha scelto il discorso al corpo diplomatico, convocato al Quirinale per gli auguri, per pronunciare per la prima volta la frase che conferma quanto sta per accadere e su cui la politica si confronta già da settimane: “Imminente la conclusione del mio mandato presidenziale”. Napolitano ha elogiato il lavoro svolto dal nuovo premier Matteo Renzi dichiarando”l’opera portata avanti dal presidente Renzi e dal governo, un coraggioso sforzo per eliminare alcuni nodi e correggere mali antichi che hanno frenato lo sviluppo del Paese e sbilanciato la struttura della società italiana e del suo sistema politico”. Riguardo l’ Europa il capo dello stato ha focalizzato la sua attenzione sulla volonta politica dei Paesi membri, sul cambiare il primario obiettivo di crescia e sviluppo con relistiche regole di reiquilibrio e disciplina fiscale. Sui giovani e i cittadini il presidente della Repubblicaha dichiarato” La nostra comune battaglia sarà far riscoprire ai nostri giovani le ragioni più che mai attuali dello stare insieme e di far apprezzare ai cittadini gli enormi benefici che l’integrazione europea ci ha portato”. Riferendosi a quanto si sta verificando “ai confini dell’Europa e in aeree geografiche a noi molto vicine”, situazioni per le quali lo stesso capo dello Stato ha espresso “grande preoccupazione”, Napolitano ha parlato di “gravi e inaudite tensioni e violenze” che “esplodono proprio nell’anno in cui insieme ricordiamo i cent’anni dall’inizio della prima guerra mondiale e i 25 anni dalla caduta del muro di Berlino, dalla fine della guerra fredda e della logica dei due blocchi in cui per decenni è stato diviso il mondo”. Per contro, ricordando “le drammatiche tensioni che in quell’area opposero le due superpotenze” Usa e Urss “che si confrontavano in un mondo rigidamente diviso in blocchi”, Napolitano ha sottolineato le aperture tra Stati Uniti e Cuba si possono definire “una svolta storica”, dovuta anche “alla illuminata mediazione della Santa Sede”. Tornando all’Italia e all’Europa, Napolitano ha parlato di emergenza immigrazione. “Nel corso del semestre di presidenza italiana – ha osservato – siamo riusciti a far comprendere che gli epocali fenomeni migratori connessi con i tragici eventi in Medio Oriente e in Africa costituiscono una vera emergenza europea e che come tale vanno affrontati”. Il capo dello Stato ha quindi ricordato come “solo sulle coste italiane sono state quest’anno tratte in salvo 170 mila persone”.