(Adnkronos) – Finanziamento pubblico della ricerca e sistema normativo efficiente: “Questi fattori di competitività dell’industria farmaceutica nazionale ed europea si stanno rivelando critici. D’altro canto, è proprio l’esperienza della pandemia che ha dimostrato il ritardo delle istituzioni europee in questo campo, sia nel finanziamento della ricerca di nuovi vaccini sia nell’attrarre la produzione. L’Unione europea si è limitata a organizzare l’acquisto di vaccini da Paesi terzi”. Lo ha detto Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, aprendo l’evento ‘InnovaCtion, cosa serve alle idee per diventare salute, impresa, futuro’, promosso da GlaxoSmithKline (Gsk) presso la propria sede di Verona, in occasione dei 90 anni di presenza nel nostro Paese.
Secondo Giorgetti, si può e si deve “cercare una maggiore convergenza dei sistemi di regolazione del mercato farmaceutico all’interno degli Stati membri dell’Unione”. Per quanto riguarda “il sostegno finanziario, sia attraverso le agevolazioni fiscali che il sostegno finanziario diretto – ha continuato il ministro – si pone la complessa questione delle norme europee sugli aiuti di Stato. Queste norme sono volte a proteggere la concorrenza interna all’Europa, ma frenano le politiche volte a rafforzare la competitività europea a livello globale e a perseguire gli obiettivi di ‘preparazione e sicurezza’. L’Europa di fronte alla pandemia ha permesso, con l’adozione del Temporary Framework, di superare le restrizioni poste agli aiuti di Stato per un periodo limitato, ma il tema oggi è come progettare una strategia a lungo termine”.
La presenza di queste regole, ha proseguito Giorgetti, “è parte della difficoltà di arrivare ad una rapida ed efficiente collaborazione pubblico-privato per localizzare nel nostro Paese importanti investimenti strategici in ricerca, sviluppo e produzione sui quali si è aperto da tempo un dialogo spero fruttuoso tra il ministero dello Sviluppo economico e la vostra società. Per questo motivo, il ministero dello Sviluppo economico ha già posto la questione della dichiarazione del carattere strategico dell’industria farmaceutica, ma ciò implica che dovrebbero essere adottate per questo settore norme e politiche specifiche vicine a quelle adottate per altri settori che attengono alla sicurezza nazionale. Questa partita si gioca in gran parte anche in Europa”.
Per Giorgetti è questo “il momento di mettere sul tavolo la questione con fermezza, perché le risorse pubbliche destinate al rafforzamento dei sistemi sanitari e delle industrie correlate sono ora più abbondanti che nel passato e vi è la volontà politica nazionale di utilizzarle rapidamente”.
Per quanto riguarda le agevolazioni fiscali, “il ministero dello Sviluppo economico, congiuntamente al ministero dell’Economia e delle Finanze, ha deciso lo scorso anno di aumentare di 5 volte e per un periodo di 10 anni il massimale del credito d’imposta sugli investimenti nella ricerca e nello sviluppo delle industrie farmaceutiche”, ha concluso.