“Se venisse accolta la proposta” del presidente della Ficg Gabriele Gravina di sospendere fino al 30 giugno 2023 il divieto di sponsorizzazione e pubblicità delle scommesse legali “inviterei a far sedere a tavolo gli operatori del settore e la mano pubblica, perché andrebbero riviste le modalità delle pubblicità, che devono essere meno aggressive”. Lo dice, all’Adnkronos, il vicepresidente vicario della Lega Pro, Marcel Vulpis.
“Il mercato – suggerisce inoltre in un’ottica più ampia – andrebbe regolamentato in modo più serio. Sarebbe necessario aprire la strada a investimenti che non prevedano solo le spese per la pubblicità, ma anche quelle per la corporate social responsability, come ad esempio avviene in Gran Bretagna con la Uk Lottery, che mette a disposizione fondi che vengono investiti non solo nello sport, ma anche nel sistema sanitario e in quello culturale”.
“Il vero nemico è l’illegale e l’irregolare, lì deve esserci la battaglia. Bisogna andare a stanare chi fa il furbo e chi utilizza la passione per lo sport per fini legati alla criminalità organizzata” anche perché, aggiunge Vulpis, “andare a raccogliere denaro sul mercato in questo modo è più facile. La ludopatia esiste, spesso però sono persone multi dipendenti con, ad esempio, problematiche legate alle droghe. Lo Stato deve capire che il vero alleato è l’operatore legale, che ha un contatto con chi gioca. Se nasce una collaborazione, un tavolo di concertazione tra operatori e Stato, la ludopatia potrà essere contrastata in modo più pragmatico rispetto alla norma che poi magari non trova applicazione”, conclude Vulpis.