GIOCHI OLIMPICI DI RIO – DOPO L’ARGENTO IN ROSA PER LA SPADA ED IL TRAMPOLINO FINALMENTE LE PRIME MEDAGLIE D’ORO ITALIANE: SUL PODIO BASILE NEL JUDO E GAROZZO NEL FIORETTO

Rio de Janeiro si sta rivelando proficuo per il medagliere azzurro: dopo l’argento di Rossella Fiamingonella spada e di Tania Cagnotto e Francesca Dallapènel trampolino sincro 3 metri, i primi ori olimpionici sono merito del judoka torinese Fabio Basile e del fiorettista catanese Daniele Garozzo. Il podio di Basile ha poi ‘un sapore speciale’ perché ha regalato all’Italia la medaglia numero 200, sconfiggendo nella finale dei 66 kg il coreano An Baul per ippon, facendo scoppiare la sua gioia per un successo tanto atteso. Sempre nel Judo, nella categoria 52 kg, era stata l’azzurra Odette Giuffrida a conquistare la medaglia d’argento. Con la vittoria di Garozzo l’Italia porta a casa la medaglia numero 7. Il doppio oro degli azzurri è stata “una giornata record, un’emozione indescrivibile” per Giovanni Malagò, che ha commentato così i suoi primi ori olimpici da presidente del Coni, pubblicando su Twitter una foto nella quale abbraccia Garozzo. “In tanti mi dicevano di smettere, che non sarei mai diventato un campione. Ecco, questa medaglia la dedico anche a loro – ha dichiarato visibilmente emozionato Basile, scendendo dal podio – La vedete questa medaglia d’oro al collo?. E stato un anno allucinante – ha aggiunto l’azzurro, che dedica la medaglia alla sua fidanzata Sofia, judoka come lui, ai genitori e al nonno che non ha mai avuto – Sono riuscito a trasformare la sofferenza e il dolore in armi da usare sul tappeto contro i miei avversari. Ho perso mio nonno ancor prima di nascere, il mio primo pensiero è stato per lui. Avrei voluto che mi vedesse campione olimpico, la sua assenza per me è un grande dolore. E’ un onore per me essere accanto a 199 campioni olimpici. Questa vittoria mi ripaga di tanti sacrifici. So di essere un po’ una testa matta ma grazie al judo sono diventato un uomo”. Altrettanto entusiasta Daniele Garozzo, che ha stracciato col fioretto lo statunitense Alexander Massialas per 15-11: “Chi se ne frega se non sono stato io a vincere la medaglia d’oro numero 200, godo lo stesso”.  L’eroe di Acireale ha conquistato l’oro numero 201 per l’Italia ai Giochi, il secondo a Rio de Janeiro, circa mezz’ora dopo Basile. “Non ho parole, quando ho visto la lucetta dell’ultima stoccata sono come impazzito… E’ una gioia indescrivibile, la tensione e lo stress c’erano ma in pedana ho cercato di non mostrarli. Ora – ha poi aggiunto – mi concentrerò subito sulla prova a squadre, poi vorrei giocare tanto a calcetto sulle spiagge di Copacabana. L’ho sempre sognato”.

M.