”Le misure di contrasto esistenti sono insufficienti nella condizione attuale”. Lo denuncia Moreno Marasco, presidente di Logico, la Lega operatori canale gioco online, parlando dell’offerta di gioco illegale disponibile su internet.
”Si pensi ad esempio -dice all’Adnkronos- alla prevenzione del match-fixing. Al flusso delle scommesse monitorato sfugge completamente quello che transita sugli operatori online illegali. L’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane può solo oscurare i siti illegali in una maniera facilmente aggirabile dall’utente anche in maniera inconsapevole”.
Il gioco illegale sottolinea ”non consente al consumatore di essere tutelato perché gli operatori illegali non sono soggetti alla normativa italiana che tra l’altro è la più avanzata dal punto di vista delle tutele dal contrasto al gioco ludopatico, al riciclaggio di denaro e al gioco minorile”.
”Il circuito online legale prevede numerose tutele tra le quali l’autolimitazione dal gioco sia economica che di durata e l’autosospensione che quindi prevengono comportamenti compulsivi da parte della clientela”. ”In ogni caso -spiega all’Adnkronos- lo strumento principale è quello della identificazione del cliente che consente di eliminare alla base il gioco minorile”.
”In questo momento il settore del gioco online è in attesa della pubblicazione del bando per l’aggiudicazione di nuove concessioni per la durata di 9 anni. Questo bando prevede un’importante riduzione del numero di concessionari, oltre al metà, e pertanto anche un’importante riduzione dell’offerta, quindi si può dire che non è in linea con il mercato ma neanche a livello europeo, anche perché prevede il meccanismo a base d’asta anziché a corrispettivo fisso.
”Il taglio delle concessioni di oltre il 50% -sottolinea all’Adnkronos- comporterà dei riposizionamenti da parte delle aziende ed evidentemente la fuoriuscita di alcune di queste dal mercato italiano per poi decidere di operare come meglio crederanno”.
”L’emanazione del bando di gara come più volte affermato dallo stesso direttore generale dell’agenzia delle dogani e monopoli Minenna dovrebbe essere preceduta da un riordino del settore”. ”Riordino -afferma il presidente di Logico- anche per garantire che le aziende che si impegneranno per una durata quasi decennale nei propri piani di investimento non subiscano un cambiamento delle regole del gioco successivamente all’aggiudicazione delle concessioni”.
”Il boom non si è verificato perchè i concessionari non sono in grado di competere con l’offerta illegale, da quando è stato introdotto il divieto di pubblicità col decreto dignità, i concessionari hanno visto passare la concorrenza illegale nello specchietto retrovisore”.