Da alcuni giorni si parla di Gilet Arancioni e della loro protesta: ma chi sono, perché protestano in merito al coronavirus e cosa vogliono?
Cominciamo col dire che i Gilet Arancioni sono un movimento legato all ex generale Antonio Pappalardo, sulla falsariga del movimento dei Gilet Gialli nato in Francia. Il movimento in Italia è stato fondato nel 2019 e la sua guida è l’ex generale dei Carabinieri Antonio Pappalardo.
Dopo gli scarsi risultati ottenuti alle elezioni regionali in Umbria, il 30 maggio il movimento Gilet Arancioni è diventato stato chiacchieratissimo per via delle manifestazioni effettuate in diverse città come Milano, Torino, Napoli e Roma.
L’evento di maggior risalto è stato quello milanese, che ha visto anche la presenza del leader Pappalardo e ha scatenato diverse polemiche.
In particolare, fanno parlare le posizioni dei Gilet Arancioni in merito al coronavirus, con alcune teorie come, ad esempio, la possibilità di curarsi con lo yoga.
Ad ogni modo, si pu considerare il movimento dei Gilet Arancioni come una sorta di “costola” del movimento dei Forconi, nel quale figurava Antonio Pappalardo. L’ex generale è stato in parlamento con il PSDI dal 1992 al 1994, per poi passare ad Alleanza Nazionale.
Dopo l’esperienza dei Forconi, nel 2016 Pappalardo ha creato il Movimento Liberazione Italia, il cui obiettivo era restituire il “potere al popolo” e esautorare il Parlamento.
I capisaldi di uel Movimento sono confluiti nell’odierno movimento dei Gilet Gialli, che sostengono inoltre che il Parlamento e il Governo siano “abusivi”. Inoltre si manifesta una forte contrarietà all’Europa, con la proposta di un ritorno alla Lira in luogo dell’Euro.
Durante l’emergenza coronavirus, i Gilet Arancioni si sono posti in una posizione critica in merito alla pandemia. In particolare si sostiene che i decessi per Covid-19 siano in realtà pochi, e l’obbligo delle mascherine sia parte di un disegno complottistico internazionale.