l giallo di Emanuela Orlandi, successo a Roma il 22 giugno del 1983, continua a tenere banco con nuovi scenari. Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, ha realizzato un sit-in di quasi tre ore in piazza Cavour sotto il palazzo di Giustizia, riparlando di “giustizia e verità” per la sorella scomparsa.
Parlando di possibili resti nella chiesa di Santa Maria Maggiore. Pietro ha fatto vedere per la prima volta il memoriale consegnato un anno fa al pm vaticano Alessandro Diddi. Conterrebbe una lista di personaggi “eccellenti” che per lui dovrebbero essere ascoltati.
Poi il cenno a messaggi Whatsapp scambiati nel 2014 tra due alti funzionari vaticani. Secondo il fratello di Emanuela, i messaggi indicherebbero che sarebbero state fatte indagini sotto alcune tombe. Un testimone avrebbe affermato di aver portato una cassa a Santa Maria Maggiore contenente ciò che era stato trovato sotto le tombe.