Come ha postato Salvini, facendo suo il pensiero di molti italiani: “E anche quest’anno è andata!”, salvo poi addolcire la pillola (meglio non creare altre polemiche), aggiungendo che “Il Grande Fratello come la Serie A: come si può stare senza per tutti questi mesi?? Dai, un sorriso allunga la vita”. Noi siamo per il ‘finalmente è finita’, pur rispettando quanti – tanti – si sono fatti invece ‘investire’ dalle solite polemiche, chiacchiere, e licenze gossippare alle quali questi 16 anni di Casa ci ha ormai abituati.
Ad ogni modo la notizia è che la vincitrice di questa edizione è la modella ternana Martina Nasoni, 21 anni, finita alla ribalta delle cronache per un destino beffardo che a soli 12 anni l’ha costretta a subire un complicato intervento chirurgico, ‘risoltosi’ con l’innesto all’interno della sua cavità toracica di un peacemaker.
Oltre che per la vittoria, secondo lei giunta inaspettatamente (anche se i bookmaker la davano tra i super favoriti), ai danni del secondo classificato Enrico Contarin, a tenere banco è una canzone presentata da Irama nell’ambito dell’ultima edizione del Festival di Sanremo: ‘La ragazza dal cuore di latta’. Presentando la sua canzone dedicata ad un ragazza che prima ha avuto seri problemi cardiaci (“… è cresciuta con un cuore che non batte a tempo/E quando era piccola sognava di aggiustarsi dentro/Diceva di essere diversa/Cercava le farfalle lì appoggiata alla finestra/Vedeva i suoi compagni che correvano in cortile/E lei che non poteva si sedeva e ci pensava bene a cosa dire…”), e poi è stata costretta a subire le terribili molestie del padre, Irama ha conquistato moltissimi ammiratori. Ed ora Martina ha ammesso che la ragazza della canzone, anche se non tutto corrisponde alla verità – evidentemente la parte delle molestie subite – è proprio lei. Con Irama si sarebbero conosciuti la scorsa estate nel Salento, e raccontandosi il cantante sarebbe rimasto impressionato dalla sua storia e dalla sua dolcezza: “Il tema è pesante – avrebbe commentato Irama sulla canzone – ma, lo dico sempre durante i miei concerti, le parole pesano e i messaggi sono importanti: è dovere di un cantautore raccontare la verità. La verità è tutto e mi ha sempre macchiato la pelle. Un cantautore non deve avere filtri. Vorrei che dalla canzone uscisse il coraggio di queste persone e il fatto che la musica possa essere di aiuto”. Ed ora la domanda è: è davvero ‘reale’ nel tutto questa canzone?
M.
