Uscita oggi in Germania, per la prima volta dopo il 1945, la nuova edizione del testo autobiografico Mein Kampf, pubblicato nel 1925 da Adolf Hitler durante lesperienza in carcere, seguita al fallito colpo di stato tentato a Monaco di Baviera nel 1923. Dalla data odierna, il saggio in cui il Fuhrer illustrò il suo disegno politico, anticipando in gran parte lideologia dello sterminio nazista, è liberamente acquistabile nella sua versione commentata. Pochi giorni fa sono, infatti, scaduti i diritti dautore detenuti dal ministero delle Finanze bavarese, che aveva negato la pubblicazione a livello editoriale del testo. Lopera sarà presentata a breve nella città sopra riportata, presso listituto di Storia contemporanea (Ifz) che ne ha curato ledizione. Il direttore, Andreas Wirsching, ha spiegato che liniziativa ha una valenza pedagogica e servirà a sfatare un mito accompagnato, comunque, da molti dubbi. In diversi paesi sono previste nuove versioni del volume. Ledizione tedesca prevede 3500 note di puntualizzazione storica, riportate su due volumi di 1948 pagine complessive.
Il presidente del Consiglio centrale degli ebrei tedeschi Josef Schuster, in merito alla pubblicazione, che ha già sollevato un ampio dibattito, ha affermato: Posso ben immaginare che questa edizione commentata criticamente fornisca un chiarimento e consenta di fare luce su quel che di mitico regna attorno a questo libro. La nuova versione mostrerà, infatti, con quali teorie e tesi completamente false e scurrili abbia lavorato Hitler, aggiunge Schuster, presentando anche la possibilità che il volume contribuisca a diffondere simili idee nellestrema destra. Tuttavia, secondo il presidente, è comunque importante confrontarsi con la propaganda di Hitler poiché alcune cose che oggi sentiamo di nuovo si trovano anche nel libro.
Il presidente del Congresso Ebraico Mondiale Ronald Lauder ha ricordato come il libro sia già ampiamente disponibile sia su internet che in pubblicazioni di varia natura ma resta il fatto che, tanto in Germania quanto in Austria, la sua diffusione senza apparato critico resta proibita. Varie le reazioni del mondo della cultura, della politica e della scuola. Un sindacato di professori tedeschi si è detto favorevole all’utilizzazione del testo annotato per immunizzare gli adolescenti e metterli in guardia dall’estremismo ma ha escluso qualsiasi adozione del libro come testo di lettura obbligatoria. All’interno della comunità ebraica si passa dalla rassegnazione, considerato che l’opera è già diffusa in paesi come India, Brasile e Turchia, all’auspicio che essa venga definitivamente sepolta nell’oblio.
De Vito Martina