Una vicenda da film quella occorsa a un turista cinese che, in Germania, tradito dalla lingua anziché denunciare il furto di documenti ha firmato una richiesta per lo status di rifugiato, finendo in un centro migranti per 12 giorni! La vicenda, riportata dal Guardian, ha come protagonista un 31 cinese in vacanza presso la cittadina di Heidelberg. Accortosi di aver subito il furto delo portafogli, piuttosto che andare a denunciare laccaduto alla polizia, il giovane è entrato negli uffici comunali. Le difficoltà di comunicazione con i funzionari locali hanno fatto precipitare la situazione: il turista ha firmato un modulo per ottenere lo status di rifugiato e, a quel punto, si è visto ritirare il passaporto prima del trasferimento, con altri migranti, nel centro di accoglienza di Dulmen, al confine con i Paesi Bassi. Il povero cinese ha dovuto trascorrere ben 12 giorni nella struttura, prima che il rebus venisse chiarito. Merito dei suoi abiti ricercati, a differenza degli altri ospiti, che hanno destato la curiosità dei responsabili del centro: “Per il resto, non si comportava in modo diverso rispetto agli altri – ha raccontato il funzionario della Croce Rossa tedesca, Schlütermann – E’ rimasto intrappolato per 12 giorni nella nostra giungla burocratica. Cercava di spiegare la sua vicenda, ma nessuno lo capiva. Chiedeva di riavere il passaporto: tutto il contrario di ciò che fanno gli altri rifugiati”. Alla fine, è stata provvidenziale la convocazione di un dipendente di un ristorante cinese, che si è trasformato in interprete per l’occasione. Lo sventurato turista è riuscito a spiegare che il suo obiettivo era semplicemente raggiungere la Francia e l’Italia. “E’ stato un momento straordinario per tutti noi”, ha detto Schlütermann.
M.