“In Italia c’è una carenza di specialisti in reumatologia. Il cutoff elevato nell’accesso alle Scuole di specializzazione indica che c’è un’alta domanda, a fronte dello scarso numero di posti messi a disposizione dal ministero”. Così Roberto Gerli, presidente della Società italiana di reumatologia (Sir), ha commentato il problema delle diagnosi tardive in malattie come la spondilite anchilosante e l’artrite psoriasica, a cui Anmar (Associazione nazionale malati reumatici), con il supporto di AbbVie, ha dedicato il convegno in streaming ‘Il dolore invisibile’.
“Guardando il numero di posti a disposizione nelle Scuole di specializzazione in Reumatologia – ha aggiunto l’esperto – si evince che sono pochissimi rispetto ad altre Scuole con un analogo numero di pazienti. Il ministero deve comprendere che la figura di reumatologo è fondamentale in un percorso assistenziale globale, anche perché uno degli effetti è che i pazienti finiscono per rivolgersi ai privati, circostanza che contraddice il principio universalistico del nostro Servizio sanitario nazionale”.
“Inoltre – ha sottolineato il presidente Sir – la reumatologia è una branca che nella terapia ha fatto progressi enormi, rispetto ad altre discipline, e questo merito gli andrebbe riconosciuto”.