Genova, operazione ‘Fumo di Ponente’ della GDF: sequestro di 8 tonnellate di tabacchi lavorati esteri

    Nell’ambito del controllo e del monitoraggio diffuso dei flussi marittimi-commerciali, operati nel porto della capitale ligure, i finanziatori del II Gruppo di Genova intercettarono e sequestrarono, nel bacino del Prà-Voltri, una grande quantità di prodotti del tabacco trasformati illegalmente introdotti nel Territorio italiano. All’esito delle indagini dirette coordinate dal Pubblico Ministero presso il Tribunale di Genova, la Fiames Gialla Ligure ha identificato, perquisito e sequestrato un container dal Vietnam, contenente T.L.E. non dichiarato. I finanzieri, hanno scoperto il carico illegale all’interno di un container riposto dietro un carico di copertura costituito da oggetti di giardinaggio posti dietro la porta di accesso, funzionali all’occultamento del carico illegale e stivati ??in modo tale da impedire l’identificazione a un oggetto visivo ispezione effettuata esternamente. Le sigarette sequestrate ammontano a 400.000 imballaggi realizzati contraffacendo lo storico marchio “MARLBORO” della multinazionale del tabacco Philip Morris International Inc. Il peso totale del carico illegale intercettato dai soldati della Fiamme Gialle ammonta a 8 tonnellate, valore sul mercato al dettaglio pari a circa 2.000.000,00 euro. Le sigarette, confezionate in imballaggi francesi e arabi, sarebbero state in seguito collocate nei canali di distribuzione illecita della periferia di Marsiglia, l’ultima destinazione della spedizione. L’operazione di polizia giudiziaria messa in atto, trova il suo posto nell’attività specifica di contrasto al traffico di TLE, finalizzata alla repressione del commercio illegale di generi di monopolio che, oltre a prelevare risorse preziose dal tesoro nazionale ed europeo, è una delle le principali forme di finanziamento delle organizzazioni criminali internazionali. Infine, il sequestro ha impedito l’introduzione sul mercato di sigarette potenzialmente pericolose per la salute, dato che spesso questi beni di contrabbando sono prodotti nel totale inosservanza delle norme sul divieto di utilizzo di sostanze nocive. La GDF genovese continua la sua attività di analisi e intelligence al fine di intercettare qualsiasi operazione illegale e identificare i suoi autori.