È stato il primo passo vero il caos. Partita Napoli-Genoa, goleada azzurra, 7-0. Ma la sorpresa più grande è arrivata il giorno dopo: tampone per i giocatori del Genoa, 12 positivi. Un numero destinato a salire, arrivato fino a 17. Una situazione che ha condizionato inevitabilmente il campionato, che ora vive uno stato d’incertezza dopo la mancata partita tra Juve e Napoli.
Il Genoa ha saltato la partita con il Torino, ora rischia di giocare in condizioni precarie quella con il Verona. Al momento infatti Maran ha disposizione pochissimi giocatori, “una squadra di calcetto”, l’ha definita il ds rossoblù Faggiano. Che ha analizzato la situazione ai microfoni di Radio Punto Nuovo.
“Andremo a Verona con la Primavera – ha detto il ds – stanno passando i giorni e non si è deciso nulla. E ci volevano far giocare a metà settimana col Torino per recuperare, è incredibile. Adesso ci sono le liste: è ridicolo in un momento del genere con il Covid avere le liste. Alcuni giocatori non sono andati via per il Covid. Non siamo salvaguardati né come salute né come partite. Chiudeteci per 4-5 mesi in bolla: faremo tutti un sacrificio. Ma ci sarebbe stata la rivolta di tutti se lo avessimo detto prima”.
Ha proseguito Faggiano: “Sembra di allenarsi con una squadra di calcio a 5: dopo i primi positivi, il tampone è stato fatto di nuovo ai primi positivi e gli altri che sono risultati positivi ancora devono fare il secondo tampone dopo il primo positivo. Quindi il numero di 17 risulta viziato. I 10 positivi sono quelli che hanno fatto il tampone secondo tampone, abbiamo 17 giocatori inutilizzabili”, ha concluso.