Centinaia di taniche e fusti contenenti prodotti chimici e rifiuti speciali di varia natura in un terreno agricolo di 4 ettari alle porte di Aprilia. All’interno del terreno, individuato dai finazieri del Comando provinciale di Latina, le fiamme gialle del Nucleo di Polizia tributaria di Latina hanno sorpreso due operai di Ardea che lavoravano in ’nero’ per conto di un imprenditore romano con precedenti di polizia per reati ambientali legati allo smaltimento di rifiuti e per reati fallimentari. Un deposito, non dichiarato al fisco, funzionale all’esercizio di un’attivita’ di commercio, volta alla compravendita di prodotti chimici per uso verosimilmente industriale, senza alcun sistema di protezione e prevenzione dei rischi legati alla salute dei lavoratori ed all’integrita’ dell’ambiente. Il suolo infatti presentava evidenti infiltrazioni di percolato. Nell’area vi erano inoltre rifiuti speciali sparsi ovunque, presenti da tempo, tanto da essere ricoperti dalla vegetazione: centinaia di taniche in plastica contenenti residui di prodotti chimici, pneumatici, teloni e tubi in plastica, materiali ferrosi di varia natura, recipienti in vetro contenenti prodotti chimici ad elevata tossicita’, fusti metallici, manufatti in eternit, nonche’ una vasca in cemento armato di circa 200 mq e profonda circa 3,5 metri, anch’essa contenente rifiuti di ogni genere. E’ stata rinvenuta anche una cisterna-rimorchio, parzialmente ricoperta dalla vegetazione, utilizzata come contenitore di acido nitrico, fumante da una delle due bocchette di carico. All’interno dell’area, situtata sulla via Nettunense, i finanzieri hanno scoperto anche documenti contabili nascosti su un autocarro in disuso nonche’ un automezzo, appartenenti tutti ad una delle societa’ del settantenne imprenditore romano, dichiarata fallita quest’anno dal tribunale di Roma. Le indagini in corso mirano a risalire ai fornitori ed agli acquirenti dei prodotti chimici commercializzati. Al termine dell’operazione tutta l’area, gli automezzi, la documentazione ed i liquidi rinvenuti sono stati posti sotto sequestro mentre l’imprenditore romano e’ stato denunciato per abbandono di rifiuti speciali pericolosi, per occultamento di beni al fallimento e per occultamento di documentazione contabile.