GDF E CC SEQUESTRANO 1100 KG DI DROGA IN OPERAZIONE INTERNAZIONALE

Un’operazione congiunta dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma e della Compagnia di Civitavecchia, dei Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma e del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia ha portato ad eseguire un provvedimento di fermo disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma nei confronti di 6 persone, indagate del reato di traffico internazionale di stupefacenti.

Contestualmente, su indicazione della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, nell’ambito di un rapporto di collaborazione internazionale, la Guardia Civil spagnola ha sottoposto a sequestro Kg. 1.100 di hashish, illecitamente trasportati e occultati all’interno dello scafo di un gommone battente bandiera olandese, condotto da un connazionale, conseguentemente tratto in arresto dalla Guardia Civil spagnola. L’ingente sequestro di droga, destinato al mercato degli stupefacenti della Capitale, è il risultato di due convergenti operazioni antidroga dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, di cui una inizialmente avviata dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia. Nel dettaglio, all’esito di complesse investigazioni, condotte attraverso numerose intercettazioni telefoniche e attività tipiche di polizia giudiziaria (appostamenti e pedinamenti), all’interno di un cantiere navale dell’importante scalo portuale di Civitavecchia, secondo scalo europeo per numero di passeggeri annui, veniva individuato il gommone DIVER II, destinato all’illecita importazione di narcotico. Sul medesimo veniva installato un dispositivo di monitoraggio elettronico (GPS) che consentiva di pedinare il natante, elettronicamente, fino all’arrivo sulle coste marocchine, ove veniva opportunamente localizzato e sorvegliato anche attraverso i dispositivi installati sui velivoli della Guardia di Finanza. Successivamente veniva allertata la Guardia Civil spagnola che schierava proprie unità navali al limite delle pertinenti acque territoriali. Dopo un rocambolesco inseguimento, il gommone veniva individuato e condotto nel porto di Ceuta (Spagna) ove, non senza difficoltà, veniva individuato l’abile ed ingegnoso sistema, studiato per l’occultamento dell’illecito carico. Parallelamente, a Roma, sempre su disposizione dell’Antimafia capitolina, i Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia e i finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria e della Stazione Navale di Civitavecchia davano esecuzione ad un provvedimento di fermo di polizia giudiziaria, nei confronti dei sei soggetti ritenuti responsabili dell’operazione di importazione di droga, peraltro sottoponendo a sequestro ulteriori quantitativi di droga e, addirittura, un ordigno esplosivo rudimentale. In particolare, il provvedimento di fermo riguardava: un romano,  ritenuto il capo e promotore dell’associazione finalizzata all’illecito traffico; gli skipper e meccanici, deputati alla conduzione del’imbarcazione e alla relativa messa a punto; i soggetti incaricati delle operazioni di sbarco dei natanti e relativo scarico e trasferimento dello stupefacente; un impiegato quale guardia giurata presso il porto di Civitavecchia. I fermati venivano tutti condotti alla Casa Circondariale di Roma “Regina Coeli” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ad eccezione di un belga  tuttora attivamente ricercato. Di fondamentale importanza per il buon esito dell’operazione, altresì, l’apporto fornito dalla Direzione Centrale Servizi Antidroga e del Servizio Centrale di Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza di Roma.