Cè poco da aggiungere, con la dichiarazione pubblica diramata dal Joint Terrorism Analysis Centre del governo britannico tramite la Bbc, è da ritenersi più che attendibile la versione secondi cui ad abbattere lairbus russo sul Sinai sia stata una bomba piazzata nella stiva dell’aereo prima del decollo. Una versione suffragata dalle dichiarazioni del presidente Obama: “Credo che vi sia la possibilità che vi fosse una bomba a bordo e noi la stiamo prendendo molto seriamente. Non credo che noi sappiamo ancora cosa abbia causato il disastro ha quindi aggiunto Obama cercando d mantenere un atteggiamento cauto – Quando abbiamo un disastro aereo, in primo luogo dobbiamo affrontare la tragedia e poi fare in modo che vi sia un’inchiesta sul campo; spenderemo molto tempo per fare in modo che i nostri inquirenti e la nostra intelligence possano capire esattamente quello che è successo prima di fare qualsiasi dichiarazione finale. Ma è certamente possibile che vi fosse una bomba a bordo”. Del resto, le dichiarazioni del presidente Usa, seguono la stessa linea mostrata dal capo del Pentagono, Ashton Carter, che ai microfoni della Abc ha ritenuto lipotesi bomba “coerente con quello che sappiamo”, quindi da buon custode di segreti ha poi aggiunto: “Non abbiamo informazioni da condividere con voi al riguardo”. E ovvio che si procede con cautela, anche perché lufficializzazione avrebbe gravi ripercussioni di immagine per la Russia (toccando un punto nevralgico in virtù dei ripetuti raid in Siria), e, soprattutto per lEgitto, la cui attività turistica costituisce un indotto economico non indifferente. Intanto mentre proseguono non senza difficoltà i voli di rimpatrio dei turisti (il Cairo li ha sospesi ed Easyjet ha fatto decollare due aerei su dieci), da Sharmk giungono notizie inqiuietanti: “Con 15 sterline si salta la sicurezza”. Dalle testimonianze dei numerosi turisti soprattutto britannici in attesa nellaeroporto di Sharm el Sheikh, nello scalo la sicurezza sarebbe pressoché inesistente. Lo scandalo è dato dal comportamento dei membri dello staff aeroportuale che, tra spuntini, sigarette ed trastulli vari, in cambio di mance consentirebbero salti di code ai chek o la scansione dei bagagli. Ne da prova Wael Hussain, giornalista Bbc, che ha videofilmato tali deprecabili attività. “La British Airlines dovrebbe inviare qualcuno a controllare l’aeroporto ha twittato una donna firmandosi – Sono stata hostess in Inghilterra e sono consapevole di ciò che significa ’sicurezza’. Sharm è il peggiore”. Un allarme che ha gelato il ministro degli Esteri britannico Philip Hammond avrebbe ribadito la volontà di inviare un équipe di sicurezza per controllare ogni bagaglio e riportare tutti a casa sani e salvi. Germania e Svezia hanno sospeso i collegamenti con l’Egitto.
Max