“È vergognoso che il Comune di Roma continui a patrocinare un evento come il Gay Pride, che promuove istanze ideologiche estremiste come l’utero in affitto, il cambio di sesso di bambini e lezioni ideologiche sul genere fluido nelle scuole che confondono l’identità sessuale dei minori”.
Non si fa certo scrupoli l’Onlus Pro Vita Famiglia & Famiglia, nell’attaccare pubblicamente – e direttamente – sia il Sindaco Gualtieri, che il Pd, ‘rei’ di aver consegnato Roma alla Lobby Lgbt, aderendo al manifesto politico del ‘Gay Pride’ presentato ieri insieme agli Assessori capitolini al Turismo e Grandi Eventi Alessandro Onorato e alle Pari Opportunità Monica Lucarelli, che in passato ordinò la rimozione e censura delle affissioni pubbliche di Pro Vita & Famiglia a Roma.
Inoltre, si legge ancor nel comunicato stilato dall’Onlus, “Tra le folli istanze del manifesto arcobaleno patrocinato dal Pd, si trovano la richiesta di legalizzare l’utero in affitto, obbligando i Comuni a riconoscere all’anagrafe la bugia sui ‘due padri’ e ‘due madri’, matrimoni e adozioni gay, violando il diritto dei bambini a un papà e una mamma, Carriera Alias in tutte le scuole per consentire ai minori di cambiare nome anche senza una diagnosi ufficiale di disforia di genere, gare sportive aperte ai trans, penalizzando le donne, addirittura ‘aborto libero per tutti’, con la desinenza neutra come se anche gli uomini potessero abortire”.
Dunque, conclude infine la nota a firma di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, sul patrocinio del Comune di Roma Capitale per il ‘Roma Pride’ – che si terrà il prossimo 15 giugno – “Chiediamo al Sindaco ed al Pd di smetterla di promuovere un’agenda politica e ideologica scollata dalla realtà, invisa alla stragrande maggioranza dei cittadini, che discrimina le famiglie, le donne, i bambini e mette in pericolo la salute psicologica e fisica dei minori”.
Max