In merito alle disastrose conseguenze dell’economia energetica, finalmente l’Europa ha ‘seriamente’ iniziato’ a prendere di petto la situazione.
Oggi da Strasburgo, dove il collegio dei commissari ha varato un pacchetto di misure tese ad argina gli insostenibili rincari dell’energia, Kadri Simson, commissaria europea all’Energia, ha affermato che “Malgrado gli sforzi fatti per la diversificazione degli approvvigionamenti nell’Ue, non possiamo escludere una vera crisi dell’offerta, con una carenza di gas, ed è questa la ragione per cui è necessario predisporre un meccanismo paneuropeo di solidarietà tra gli Stati membri”.
A testimonianza della ‘presa di coscienza’ da parte di Bruxelles, è intervenuta anche la presidente della Commissione Ue, affermando che rispetto alla ‘contrastata’ limitazione dei prezzi del gas, “Oggi c’è una più larga comprensione tra gli Stati membri. Ora il nostro approccio è condiviso molto più largamente, quindi – ha poi aggiunto Ursula van der Leyen – speriamo di poter fare progressi su queste questioni fondamentali”.
Dunque, ha esortato la numero uno della Commissione Ue, “Ora è arrivato il momento di andare avanti, con un chiaro segnale che siamo un partner affidabile per i fornitori di gas naturale, ma non più a qualsiasi prezzo. Per la Commissione era importante prima di tutto stabilizzare i mercati“.
Max