(Adnkronos) – I dati dicono più di tante analisi di scenario. Quelli sul gas prodotti da Snam dicono che l’emergenza legata allo stop delle forniture dalla Russia è sostanzialmente superata. Non vuol dire, però, che la crisi sia definitivamente alle spalle. Servono altro lavoro, una strategia e comportamenti coerenti con le condizioni del mercato che sono irreversibilmente cambiate.
Gli stoccaggi. A meno di eventi imprevedibili, la stagione invernale potrebbe chiudersi a fine marzo 2023 con almeno 3 miliardi di metri cubi di gas residui in stoccaggio, contro i 0,69 miliardi di metri cubi registrati l’anno precedente. Si tratta di un quantitativo che agevolerà il successivo processo estivo di riempimento. Va ricordato peraltro che il 18 dicembre scorso Snam ha ceduto con procedura concorrenziale il gas già iniettato nei mesi scorsi ai sensi del decreto ministeriale di cui sopra, aggiudicando tutti i 40 lotti offerti, pari a 816 milioni di metri cubi, a fronte di richieste per 65 lotti. Anche in questo caso 30 dei 40 lotti assegnati saranno erogati nella prossima stagione termica 2023-24. Da rilevare infine che i minori rilasci dal sistema di stoccaggio registrati nel periodo novembre-dicembre 2022 avranno un effetto positivo aggiuntivo, perché in condizioni di utilizzo massimizzato dell’intero sistema – eventualità da non escludere in casi di freddo intenso o altre emergenze – consentiranno una prestazione superiore di erogazione di gas alla punta.
I consumi. Sulla base dei dati di preconsuntivo del mese di dicembre scorso il consumo di gas nel quarto trimestre 2022 è risultato pari a circa 16,9 miliardi di metri cubi, con un risparmio di 5,6 miliardi di metri cubi rispetto ai 22,5 miliardi del corrispondente trimestre 2021. Un esito che va ricondotto anche alla minore domanda industriale e al passaggio di alcune utenze a combustibili alternativi al gas naturale.
Le scorte. Quelle di gas naturale al 31 dicembre 2022 negli stoccaggi della controllata di Snam Stogit ammontano a 9,3 miliardi di metri cubi, cui vanno aggiunti i 4,5 miliardi di metri cubi di stoccaggio strategico. Una quantità superiore di circa 2,6 miliardi rispetto alla giacenza di 6,7 miliardi di metri cubi rilevata a fine dicembre 2021. In termini percentuali la quota di riempimento risulta pari a circa l’84% rispetto al 68% di un anno prima. Il 70% del volume di gas si trova nei siti della Pianura Padana mentre il restante 30% nel giacimento abruzzese di Fiume Treste (Chieti). Le scorte sono, in vista del proseguimento della stagione invernale, “un risultato molto positivo, reso possibile non solo dalle favorevoli condizioni meteorologiche e dal Piano nazionale di contenimento dei consumi ma determinato e sostenuto dalle azioni messe in atto da Snam per ottimizzare la gestione dei flussi”.