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Gas russo verso l’Europa a rischio, Gazprom ‘avverte’: “L’Ucraina ha lasciato un solo punto di ingresso per il transito, significa una riduzione del 34%”

L’Ucraina ha lasciato un solo punto di ingresso per il transito del gas verso l’Europa”.

Ad ‘avvertire’ poco fa attraverso i principali media russi, è stato Sergey Kupriyanov, portavoce di Gazprom, il colosso energetico che praticamente ‘scalda’ e permette di cucinare nelle case di mezza Europa.

Il portavoce di Gazprom: “Siamo adempiendo agli obblighi contrattuali con i nostri clienti, i servizi di transito sono interamente pagati”

Come ha tenuto a rimarcare ancora il portavoce di Gazprom, l’azienda ”adempie pienamente ai suoi obblighi nei confronti dei suoi clienti e fornisce gas in conformità con i contratti. I servizi di transito sono interamente pagati”. Ed infatti, a suffragare ogni dubbio, il fatto che almeno peri momento la Russia sta erogando gas in pratica ‘già pagato’, e dunque da parte russa non vi sarebbe nessun motivo per chiudere il rubinetto.

Il portavoce di Gazprom: “Ora il transito del gas attraverso l’Ucraina è inferiore del 34% rispetto alle capacità riservate e pagate da Gazprom”

Tuttavia ha quindi spiegato ancora Kupriyanov, “Allo stesso tempo, l’Ucraina ha creato tali condizioni che il transito del gas attraverso il suo territorio è inferiore del 34% rispetto alle capacità riservate e pagate da Gazprom. Inoltre – ha quindi concluso – l‘Ucraina ha lasciato un solo ingresso per il transito in Europa, il che riduce significativamente l’affidabilità della sua fornitura di gas”.

Che dire, purtroppo in tempo di guerra tutto è possibile. Certo non è detto che da parte di Kiev vi sia stata per forza la volontà di creare questo ‘danno’ all’Europa. Di contro potrebbe anche essere un’ulteriore, disperato, ‘escamotage’ per tenere alta l’attenzione degli occidentali rispetto alla situazione bellica interna al paese.

Max

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Max Tamanti