Incredibili a dirsi, ed evidentemente ‘qualcosa non torna, rispetto alla proposta di introdurre un tetto per il prezzo del gas, all’interno dell’Ue non tutti gli Stati membri dell’Ue sono favorevoli.
Un fatto davvero disdicevole, se non assurdo, che ha portato un alto funzionario di Bruxelles ad rivelare che “Allo stato attuale non credo che ci sia una maggioranza a favore di questa misura“.
Dunque c’è grande attesa per domani mattina quando, a Bruxelles, si riunirà il Consiglio Energia straordinario all’interno del quale, è stato premesso, i vari ministri dovranno dire la loro “con franchezza”, affinché si possa giungere a trovare un “minimo comun denominatore, ed al livello più alto possibile, per chiarire alla Commissione che cosa ci aspettiamo che sia proposto”. Fermo restando che l’imperativo è comunque quello “di rimanere uniti di fronte alla Russia”.
Come ha riassunto ancora l’autorevole fonte interna alla Commissione Ue, “Un grande gruppo di Stati chiede di introdurre un cap, cosa che è riflessa nel non paper della Commissione, ma la questione è come lo fai. Il diavolo è nei dettagli: puoi mettere un cap per gas usato per produzione elettricità, tutto il gas importato, come lo fai, abbiamo la forza per dire che dobbiamo mettere un tetto, come reagirebbero i nostri amici in Asia…è una combinazione di possibilità. Se dovessi scommettere, direi che domani non verrà fuori dal Consiglio un immediato invito alla Commissione ad adottare un cap sul gas russo“.
Max