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(Adnkronos) – ”La richiesta di pagare in rubli il gas russo non è un ricatto”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov aggiungendo che la Russia interromperà le forniture di gas ad altri Paesi che rifiutano di pagare in rubli, dopo Polonia e Bulgaria. ”La Russia resta un fornitore affidabile di energia e non scende a ricatti”, ha detto Peskov evitando di indicare quanti e quali Paesi avrebbero accettato di acquistare il gas in rubli in linea con il decreto emesso a marzo dal presidente russo Vladimir Putin.
Peskov ha aggiunto che il rifornimento di gas a Bulgaria e Polonia riprenderà se e quando rispetteranno il nuovo meccanismo di pagamento.