Noi, sempre iper-critici nei nostri confronti, spesso finiamo per perdere di vista come anche altri paesi all’interno dell’Europa, pensano prima ai loro bisogni e poi a quelli comunitari. Così, dopo che per mesi il premier Draghi ha rimarcato invano l’urgenza di introdurre un tetto ai pressi energetici, solo oggi, che per via degli attacchi (o per disastri strutturali) il gasdotto Nord Stream 1 e 2 ha dato forfait, ecco che senza pensaci più di tanto, ormai privata delle forniture di gas russo, la Germania ha annunciato a Bruxelles di voler introdurre un tetto massimo al prezzo del gas per contenere l’insostenibile impennata dei costi.
Gas e Germania, la Commissione Ue: “Pronti a valutare la compatibilità delle misure energetiche adottate in questo contesto”
Una presa di posizione quella tedesca, che ha subito indotto la Commissione Ue a valutare al situazione. Intanto, è stato affermato nel corso di una conferenza stampa, “La Commissione è ben consapevole delle difficoltà provocate dalla attuale crisi energetica negli Stati membri, ed è pronta a valutare nella maniera più rapida possibile la compatibilità delle misure energetiche adottate in questo contesto“.
Gas e Germania, la Podestà: “Spetta allo Stato membro notificare alla Commissione le misure che costituiscono aiuti di Stato”
Tuttavia, ha poi tenuto a precisare Arianna Podestà, portavoce per la Concorrenza dell’esecutivo Ue, riguardo al piano per l’energia presentato dal governo tedesco: “Spetta allo Stato membro notificare alla Commissione le misure che costituiscono aiuti di Stato affinché vengano valutate”. Nello specifico la Germania avrebbe pianificato un pacchetto di sussidi per un valore compreso tra 150 e 200 miliardi di euro.
Gas e Germania, la ministra spagnola: “E’ un piano che affronta una situazione straordinariamente complicata”
La questione ha toccato la Spagna che, ha ricordato la ministra della Transizione Ecologica spagnola, Teresa Ribera, da oltre un anno va ripetendo che “servono misure europee per contenere i prezzi dell’energia, ma il piano della Germania di ieri, mira in gran parte ad aiutare le imprese energetiche che non possono trasferire gli aumenti del gas alle bollette e quindi rischiano di fallire, di fronte ai rincari della materia prima. E’ un piano che affronta una situazione straordinariamente complicata, ma ora bisognerà vedere come lo valuta la Commissione“.
Gas e Germania, la ministra spagnola: “Aver dedicato decenni a una convergenza tra i diversi Paesi non può essere dimenticato”
Certo, ribatte ancora la Ribera “E’ indubbio che dobbiamo lavorare per mantenere gli sforzi non solo per rispondere in maniera unitaria, ma anche per preservare una cosa che è stata fondamentale in Europa, che sono condizioni equivalenti nel mercato interno. Deve essere comune e senza distorsioni. Inoltre, il fatto di aver dedicato decenni a una convergenza tra le società dei diversi Paesi non può essere dimenticato in momenti come questi. Sono sicura che la Germania sta attraversando una situazione estremamente complicata, ma bisognerà vedere se ci sono rischi di generare distorsioni sul mercato interno. E’ una funzione che spetta alla Commissione“.
Gas e Germania, Calenda: “Invece di impegnarsi per una soluzione comune, approfitta della situazione per guadagnare a spese nostre”
Sul fronte italiano, il leader di Azione, Carlo Calenda, ha commentato che “La mossa della Germania di usare la sua maggiore capacità di fare deficit per sostenere le sue imprese è scorretta e antieuropea. Invece di impegnarsi per una soluzione comune, approfitta della situazione per guadagnare competitività a spese nostre. Non è la prima volta“.
Gas e Germania, Rampelli: “La Germania non intraprenda strade autonome. Possiamo uscire da questa situazione solo uniti”
Perplessità che sono le stesse palesate anche dal vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fdi, secondo cui “La crisi energetica sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese. La Germania non intraprenda strade autonome. Possiamo uscire da questa situazione solo con la compattezza dell’Europa”.
Gas e Germania, la Quartapelle: “La Germania ha fatto una scelta miope e sbagliata. Per rafforzare l’Europa serve ora più convinzione di tutti”
In linea anche Lia Quartapelle, responsabile Europa, Affari internazionali e Cooperazione allo sviluppo nella segreteria nazionale del Pd, che attraverso Twitter ha replicato: “Sulle conseguenze della guerra russa contro l’Ucraina o si fa l’Europa o si muore. La Germania ha fatto una scelta miope e sbagliata. Per rafforzare l’Europa serve ora più convinzione di tutti gli altri paesi, inclusa l’Italia, anche con una nuova maggioranza di governo“.
Max