Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS Gas della Russia ‘spiezza in due’, e l’Italia ‘corre ai ripari’: Eni...

Gas della Russia ‘spiezza in due’, e l’Italia ‘corre ai ripari’: Eni annuncia l’apertura di due distinti conti: uno sarà in euro e l’altro in rubli

“Io ti spezzo in due”, così, il boxeur gigantesco russo ‘avvertiva’ prima del suono del gong, un preoccupato Rocky Balboa nell’omonima saga filmica, intitolata alla nobile arte.

Paradossalmente, la stessa cosa che sta accadendo con il gas russo al quale, rinunciandovi, per l’Italia significherebbe passare il prossimo inverno in casa, con le coperte addosso; per non parlare poi delle tristi conseguenze occupazionali che comporterebbe alla maggior parte delle aziende del Paese.

Eni predispone il pagamento di gas in rubli aprendo due conti correnti denominati K, uno in euro ed uno in rubli presso la Gazprom Bank

Dunque, come dire, ‘nel dubbio’ oggi attraverso un comunicato Eni ha reso noto che “In vista delle imminenti scadenze di pagamento previste per i prossimi giorni, Eni ha avviato in via cautelativa le procedure relative all’apertura presso Gazprom Bank dei due conti correnti denominati K, uno in euro ed uno in rubli, indicati da Gazprom Export secondo una pretesa unilaterale di modifica dei contratti in essere, in coerenza con la nuova procedura per il pagamento del gas disposta dalla Federazione Russa“.

Eni sul pagamento in rubli: “La decisione, condivisa con le istituzioni italiane, è nel rispetto dell’attuale quadro sanzionatorio internazionale”

Tuttavia, tiene anche a rimandare il comunicato “Eni ha già da tempo rigettato tali modifiche. Pertanto l’apertura dei conti avviene su base temporanea e senza pregiudizio alcuno dei diritti contrattuali della società, che prevedono il soddisfacimento dell’obbligo di pagare a fronte del versamento in euro. Tale espressa riserva accompagnerà anche l’esecuzione dei relativi pagamenti”. Quindi viene specificato che “La decisione, condivisa con le istituzioni italiane, è stata presa nel rispetto dell’attuale quadro sanzionatorio internazionale e nel contesto di un confronto in corso con Gazprom Export per confermare espressamente l’allocazione a carico di Gazprom Export stessa di ogni eventuale costo o rischio connesso alla diversa modalità esecutiva dei pagamenti”.

Eni sul pagamento in rubli: le operazioni necessarie, saranno ad appannaggio di uno specifico ‘clearing agent operativo’ presso la Borsa di Mosca

C’è da dire che la fatturazione, recapitata al gruppo energetico italiano nella valuta corretta, è stata confermata sia da Gazprom Export che dalle autorità federali russe competenti, i quali  hanno confermato che il versamento di Eni, così come la fatturazione stessa. Come da contratto – continueranno a essere eseguiti in euro poi, l’aspetto della conversione in rubli, così come tutte le altre operazioni necessarie, saranno ad appannaggio di uno specifico ‘clearing agent operativo’ che,  presso la Borsa di Mosca, senza che venga coinvolta la Banca Centrale Russa, entro 48 ore dall’accredito, risolverà ogni ‘eventuale problema’.  e senza coinvolgimento della Banca Centrale Russa. Va inoltre spiegato che, l’evasione dei pagamenti, afferma l’Eni, attualmente non ‘aggira’ nessun divieto normativo europeo.

Eni sul pagamento in rubli: la nuova procedura appare quindi neutrale e non incompatibile con il quadro sanzionatorio in vigore

Come spiega al riguardo anche l’agenzia di stampa AdnKronos, che ha pubblicato la nota del gruppo energetico italiano, “Se la nuova procedura appare quindi neutrale in termini di costi e rischi, non incompatibile con il quadro sanzionatorio in vigore e con adempimento che avviene al momento del trasferimento degli euro, un mancato pagamento, esporrebbe Eni sia al rischio di violazione dell’obbligo di dar corso in buona fede ad eventuali richieste contrattuali di Gazprom Export imposte alla stessa dalla propria autorità, sia al rischio per Eni di inadempimento dei propri impegni di vendita con i clienti a valle in caso di interruzione delle forniture“.

Eni sul pagamento in rubli: “sarà rispettato qualsiasi eventuale provvedimento normativo che dovesse sanzionare il trading del gas o le attuali controparti”

Qualora ci si dovesse trovare in futuro in mancanza di risposte chiare e, come da contratto, fondate da parte di Gazprom Export, Eni “avvierà un arbitrato internazionale sulla base della legge svedese (come previsto dai contratti in essere) per dirimere i dubbi rispetto alle modifiche contrattuali richieste dalla nuova procedura di pagamento e alla corretta allocazione di costi e rischi. In ogni caso – concludendo il comunicato – Eni ribadisce fermamente che rispetterà qualsiasi eventuale futuro provvedimento normativo che dovesse intervenire a sanzionare il trading del gas o le attuali controparti”.

Max