Come scriviamo in un altro articolo, nel riferire dell’affabile colloquio telefonico ha avuto ieri con il presidente russo, in merito al decreto con il quale da domani Mosca ‘pretende’ che il suo gas liquido esportato venga pagato in rubli, Draghi ha minimizzato. Anzi, lo stesso Putin ha dovuto ammettere che “i contratti esistenti rimangono in vigore. La spiegazione di come si fa a mantenere il pagamento in euro o in dollari e soddisfare allo stesso tempo l’indicazione russa per il pagamento in rubli”, ha riassunto il premier, aggiungendo anche che è stata una spiegazione molto lunga. “Quello che ho capito – ha quindi spiegato Draghi – è che la conversione dal pagamento in euro o in dollari ai rubli è un fatto interno alla Federazione russa“
Export gas russo, Putin: “Contratti interrotti se i Paesi ostili non adempiranno ai nuovi termini di pagamento”
Intanto il Cremlino ha tenuto a rimarcare che “I contratti esistenti per la fornitura di gas saranno interrotti se gli acquirenti provenienti da Paesi ostili non adempiranno ai nuovi termini di pagamento”.
Max