In attesa di focalizzare l’attenzione – domani nel Consiglio Europeo – sul come sopperire alla dipendenza dettata dalla Russia nell’ambito della fornitura di gas, a Bruxelles, la Commissione Europea ha deciso – a partire dal primo ottobre al primo di novembre di quest’anno – di rivedere l’obiettivo relativo al riempimento minimo delle scorte di gas per mettere gli stati membri in una sorta di ‘flessibilità’, soprattutto in merito ai prezzi del gas, come ha ribadito alla luce dei prezzi del gas che sono attualmente “molto elevati”, ha affermato di recente a Bruxelles Valdis Valdobronis vicepresidente della Commissione Europea.
Come ha infatti spiegato il vicepresidente Ue, ”Ci sono state alcune discussioni sul livello delle scorte, e sono in gioco due questioni: dobbiamo assicurare un certo livello di riempimento delle scorte prima dell’inverno, ma dobbiamo riconoscere che siamo in una situazione in cui i prezzi del gas sono molto alti, quindi serve anche flessibilità per riempire le scorte a prezzi che ci si può permettere“. Ad ogni modo, ha poi aggiunto, “nulla impedisce agli Stati di andare oltre” l’80% previsto dalla proposta legislativa”.
Max