Da decenni sedeva dietro la cattedra, uninsegnante stimata ed amata da moltissime persone. E fino allo scorso giovedì prima di lasciare i suoi alunni alle vacanze natalizie – era al suo posto, nella scuola elementare Cesare Battisti della Garbatella, più volte realistica location di diverse puntate della serie tv ’I Cesaroni’. Ma tornando a casa ha sentito che qualcosa non andava. Sintomi strani, febbre, mal di testa, probabilmente avrà inizialmente pensato – a causa della terribile influenza che in questi giorni sta allettando tutta Roma, e non solo. Ma la situazione è precipitata in tempi velocissimi: il giorno di Natale è stato necessario il ricovero all’ospedale San Giovanni, di lì i medici hanno deciso di trasferirla era stata trasferita al Policlinico Gemelli dove, il 26 dicembre, nemmeno 48 ore dopo, è deceduta. Terribile ed inquietante sulle prime quella che si riteneva fosse la causa di questa repentina e drammatica scomparsa: meningite meningococcica. Una notizia girata per tutto il giorno nello storico quartiere popolare, creando comprensibile preoccupazione. Tuttavia, stamane, attraverso una specifica nota, la regione Lazio ha comunicato che “In relazione al decesso della donna morta il 26 dicembre scorso presso il Policlinico Gemelli si precisa che, effettuati gli esami presso la struttura ospedaliera universitaria del Gemelli, non si tratta di meningite meningococcica, ma di una forma dovuta al batterio escherichia coli senza rischio di trasmissione diretta da persona a persona. In accordo con raccomandazioni internazionali osserva ancora la Regione – si comunica inoltre che in seguito alle prime informazioni la Asl Roma 2 ha fatto eseguire la profilassi precauzionale dei contatti stretti (circa una trentina di persone). La donna, che insegnava presso la scuola Cesare Battisti alla Garbatella e aveva poco più di 50 anni, era stata ricoverata il giorno di Natale presso l’Ospedale San Giovanni e successivamente era stata trasferita al Policlinico Gemelli. La profilassi per la famiglia – conclude la Regione – della paziente è scattata il giorno di Natale, mentre per gli alunni, le loro famiglie, e per il personale della scuola in contatto con la donna è scattata grazie all’intervento della Asl Roma 2, in collaborazione con l’Autorità scolastica, nella giornata di ieri (27 dicembre) a seguito della notifica da parte del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni”. Come dicevamo, la Asl RmC il 27 dicembre, venuta a conoscenza del decesso dell’insegnante avvenuto il giorno precedente, aveva inviato una email ai genitori in cui scriveva che venuta a conoscenza del caso di “Meningite Batterica di n.d.d, ha immediatamente inviato una mail inviata ai genitori dalla scuola, invitando personale, alunni e genitori a seguire immediatamente una profilassi preventiva. “Presi contatti telefonici con i rispettivi Laboratori di Microbiologia dei suddetti ospedali si legge nella mail – è stata consigliata la profilassi antibiotica indicata per la Meningite Meningococcica, già praticata dal personale sanitario e dai familiari della paziente. Si raccomanda, perciò, previo consulto con il medico curante o pediatra l’assunzione per gli adulti, che abbiano avuto contatti stretti in un luogo chiuso per più ore al giorno con la professoressa (deceduta, ndr) di una cpr di Ciprofloxacina 500 mg. e l’assunzione di Rifampicina 600 mg. 1 cpr due volte al dì per due giorni per gli alunni della classe dove insegnava la suddetta docente”. Una situazione che certo lascia perplessi, soprattutto per le due comunicazioni ufficiali ma contradditorie, e in molti palesano comunque paura
M.