“Il Pnrr da solo non basta, serve una grande rivoluzione culturale. Siamo un paese che ha una lunga aspettativa di vita, ma se valutiamo la durata di vita sana scendiamo molto in basso in classifica. Questo perché non attuiamo la prevenzione, tutti sappiamo cosa vuol dire non fumare, non assumere alcol, fare esercizio fisico ed intellettuale, tutto questo può cambiare completamente la vita di una persona. Chi utilizza tutte le vie per avere una buona qualità di vita vive più a lungo”. Così Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, a margine della sessione d’apertura del convegno nazionale dell’Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic).
Cultura è la parola chiave per Garattini che prosegue: “Bisogna cominciare dalla scuola che deve essere la fonte principale dell’allenamento dei ragazzi a imparare questo nuovo modo di condurre la propria vita. Serve poi una Scuola superiore di sanità dove formare i dirigenti. Infine un ruolo importante è quello della tecnologia perché abbiamo bisogno di raccogliere i dati per vedere come va la situazione. Oggi abbiamo dei sistemi che sono molto parcellari, abbiamo bisogno che il Servizio sanitario nazionale abbia un unico sistema digitalizzato con un vocabolario comune per fare in modo che i miliardi di informazioni che ogni giorno sono disponibili non vengano dispersi ma siano utilizzati nell’interesse comune”.