La chiusura di circa 200 negozi nel mondo ha fatto luce sul delicato momento finanziario che sta vivendo Gamestop, in perdita costante negli ultimi mesi a causa della fine del ciclo delle attuali generazioni di console. Un calo forse prevedibile, ma che ha spinto l’azienda ad operare dei tagli per contenere i costi in vista di una riorganizzazione interna.
C’è da dire, però, che il 95% dei negozi della catena ha chiuso in utile lo scorso semestre, acuendo le perdite nell’ultimo trimestre, coinciso con il tramonto di PS4 e Xbox One, che stanno sparando le ultime cartucce prima di lasciare il passo alle nuove console. E proprio l’annuncio di PS5 di poche ore fa ha portato al ribassamento delle azioni dell’azienda.
La data di uscita della nuova console targata Sony è ufficialmente fissata a dicembre 2020. Una data più volte ipotizzata, ma che evidentemente gli azionisti speravano di vedere anticipata per permettere a Gamestop di tornare a respirare dopo il periodo nero dovuto all’eclissarsi delle console di attuale generazione. Proprio per questo il valore in borsa dell’azienda è sceso del 5%, prospettando tempi difficili per l’azienda.
Aggiornamento 10:00
C’è infatti una spada di Damocle che pende sulle finanze di Gamestop, ossia il supporto al prodotto fisico. È indubbio, infatti, che le nuove console e la nuova concezione di azienda videoludica viri verso un mercato digitale, con il supporto fisico delegato a mero oggetto di collezionismo. Sarà con ogni probabilità questo il futuro dei videogame, anche se ancora oggi i dischi hanno una fetta maggiore di mercato rispetto al digitale. Ma le previsioni potrebbero spaventare investitori e azionisti, mettendo a rischio il futuro stesso di Gamestop.