“Abbiamo reinfezioni, negli stessi vaccinati, date da variante inglese. Le segnalazioni ormai sono parecchie”. Sono le parole del professor Massimo Galli, responsabile di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, a Otto e mezzo.
“Sono stato lieto che Draghi abbia accettato di prendere questa responsabilità per il paese”, dice riferendosi all’avvento del nuovo premier. “Un grandissimo cambio di passo sugli interventi per la pandemia non l’ho visto. Avendo corretto una serie di difetti organizzativi, la questione della vaccinazione sta andando avanti decisamente meglio. Ma non siamo nella condizione di dire di aver messo in sicurezza tutti quelli che infettandosi rischiano di andare in ospedale o di morire”, aggiunge.
“Stiamo vaccinando poi con vaccini basati sul virus che circolava un anno fa e non qui. Abbiamo reinfezioni negli stessi vaccinati, date da variante inglese, le segnalazioni ormai sono parecchie. Niente di grave, sono quasi tutte infezioni blande”. I vaccini, contro la variante inglese, ”funzionicchiano: non ti portano più in ospedale, in rianimazione o al cimitero. Ti fai un’infezione di modesta entità, l’ho visto anche in colleghi, in persone relativamente giovani, Non ci stiamo battendo per l’immunità di gregge, ci stiamo battendo per evitare che la gente si ammali gravemente e muoia”. “Con la vaccinazione avremo una minore circolazione del virus. Ma non abbiamo vaccinazioni per i giovani dai 16 anni in giù e tutti gli altri giovani arriveranno ad essere vaccinati per ultimi. Tutto il processo va fatto più rapidamente possibile nelle condizioni di minore circolazione possibile del virus”, afferma ancora.