Strade chiuse e presidiate, più di 6.000 agenti delle forze dell’ordine impiegati, no fly zone sui cieli romani e tiratori scelti appostati sui tetti. Così Roma si prepara al G20 di domani e domenica 30 e 31 ottobre. La Capitale si blinda e studia il piano per ospitare il convegno in concomitanza con due manifestazioni in programma sabato.
Il piano di sicurezza straordinario è scattato ieri con le prime chiusure e deviazioni. Oggi è arrivata una parte delle 35 delegazioni provenienti da tutto il mondo. In leggero ritardo sulla tabella di marcia il presidente americano Joe Biden, atterrato nella Capitale questa notte insieme alla moglie Jill, ha fatto visita al Papa: un’ora e un quarto di colloquio, poi il presidente degli Stati Uniti ha incontrato Sergio Mattarella e Mario Draghi al Quirinale e a Palazzo Chigi.
L’Eur sarà la zona sorvegliata speciale. Lì, tra la Nuvola di Fuskas e il Palazzo dei Congressi, i rappresentati delle principali economie del mondo si avvicenderanno in una serie di eventi. A partire dalle 19 di stasera iniziano le prime chiusure e deviazioni stradali: inaccessibili le carreggiate centrali della Colombo in entrambe le direzioni nel tratto tra via Laurentina e viale dell’Umanesimo; anche la corsia centrale della Colombo in direzione Grande Raccordo Anulare sarà chiusa. Così come diverse altre strade, da viale dell’Artigianato a viale Africa.
Anche il trasporto pubblico subirà pesanti modifiche all’Eur e nelle zone centrali della Capitale. Da sabato verranno chiuse fino alle 6 di lunedì quattro 14 stazioni della metro, dall’Eur al centro, compresa quella della stazione Termini. Saranno interdette al traffico anche strade principali come via Nazionale. La Questura intanto raccomanda ai cittadini di portare con sé i documenti per spostarsi nelle zone di massima sicurezza.