C’è il “marchio made in Italy” alla base della prima dimostrazione internazionale di comunicazione quantistica anti hacker condotta oggi a Trieste, nella tappa scientifica del G20. “E’ una tecnologia tutta italiana nata dalla ricerca di base condotta nel nostro Paese” ha spiegato il professore Angelo Bassi, del dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste, conversando con l’Adnkronos ospite a “Ma cos’é quest’estate” condotta da Laura Bettini su Radio24.
“L’Italia mette il suo marchio in questa dimostrazione in due cose: prima di tutto sulla tecnologia che è tutta italiana ed è stata sviluppata da Alessandro Zavatta che guida il gruppo di Comunicazioni Quantistiche dell’Istituto Nazionale di Ottica del Cnr e lo faremo vedere oggi a Trieste” ha chiarito Bassi. “L’Italia quindi -ha aggiunto il fisico- è all’avanguardia nello sviluppo tecnologico anche nel campo della comunicazione quantistica”.
“L’Italia però è responsabile anche dello sviluppo organizzativo” e la dimostrazione internazionale della prima comunicazione quantistica anti hacker “è l’inizio di sviluppo di una rete europea di comunicazione sicura e lo facciamo noi in Italia come promotori” ha spiegato ancora Bassi.