La Polizia di Stato di Terni ha arrestato tra Roma, Ostia e Torvaianica gli ultimi membri di una banda di cittadini albanesi che da febbraio ad agosto ha messo a segno centinaia di furti in appartamento nelle province di Terni e di Roma. Cittadini albanesi, fra i 21 e i 45 anni di età, tutti clandestini tranne uno, domiciliati tra Ostia e Roma, che operavano anche fuori regione, con una predilezione per Narni, dove hanno commesso 33 furti, portando via, in 13 casi, le auto dei proprietari delle abitazioni appena svaligiate, una situazione che aveva generato un tale allarme sociale, da spingere il sindaco della città a richiedere un incontro con il Prefetto per sollecitare il Comitato Provinciale di Ordine e Sicurezza Pubblica per occuparsi dei furti nel suo Comune.
Ed è proprio da un furto avvenuto nel ternano, il 19 febbraio, che la Squadra Mobile ha avviato una lunga ed articolata indagine che nel corso dei mesi ha preso molteplici risvolti: lattività della banda, infatti, non si limitava solo ai furti in abitazione e di auto, ma si estendeva anche al traffico di droga e alla prostituzione.
Per quanto riguarda lo sfruttamento della prostituzione, si può dire che i membri della banda giocavano in casa, facendo prostituire le proprie compagne, delle giovani cittadine rumene. Le indagini hanno permesso di accertare 62 furti: 33 a Narni, 19 ad Anzio, 9 a Ardea e 1 a Roma, ma gli investigatori ritengono che quelli effettivamente consumati dalla banda, solo sul litorale romano, siano altre 100.