“Far pagare proporzionalmente di piu’ le grandi ricchezze finanziarie e immobiliari”. Questo l’obiettivo della Cisl che, ha spiegato il segretario generale Annamaria Furlan, presentera’ una proposta “chiara, secca, il piu’ dettagliata possibile” per riformare il sistema fiscale italiano. Presentando la ricerca della Cisl “Tasse e imposte: tra governo e governi”, Furlan ha sottolineato che il carico fiscale e’ “in modo insopportabile sulle spalle di lavoratori dipendenti e pensionati”, il federalismo fiscale e’ “miseramente fallito” perche’ non si e’ verificata una corrispondenza con il sistema fiscale centrale, come doveva essere e infine il bonus di 80 euro del governo Renzi “ha dimenticato incapienti e pensionati”. La proposta che la Cisl “andra’ a presentare nei posti di lavoro, nelle piazze, nei mercati dove la gente si incontra” vuole realizzare un sistema equo e progressivo: cosi’ la progressivita’ – ha spiegato Furlan – deve essere applicata alla tassa sulla casa perche’ deve pagare di piu’ chi ha grandi possedimenti immobiliari”. Furlan ha spiegato di non voler usare il termine “patrimoniale” perche’ questo provoca subito in Italia delle reazioni negative ma e’ arrivato il momento che “chi ha tanto sia chiamato a dare un contributo proporzionalmente alla sua ricchezza”. Altro argomento di particolare interesse per il neo segretario CISL riguarda la riunione fissata a palazzo Chigi tra governo e sindacati sull’amministrazione pubblica e’ “l’occasione per riaprire il tavolo per il contratto e capire il tipo di coinvolgimento del sindacato per la riforma”. Il rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici, bloccato da sei anni, e’ “indispensabile per fare una riforma vera” che – ha aggiunto – non puo’ essere realizzata “solo con titoli e slide”. Secondo Furlan la convocazione e’ arrivata dopo la grande manifestazione dei lavoratori pubblici l’8 novembre a Roma e non e’ possibile che in una finanziaria da 36 miliardi di euro non si possano trovare risorse per sbloccare i contratti: “Potremo portare a casa tutto – ha domandato Furlan, rispondendo alle domande dei giornalisti – ma da tutto a niente ci sono tante cose che si possono fare”. “Mi auguro che la convocazione di oggi sia venuta perche’ il governo ha accolto gli aspetti emersi con chiarezza nella manifestazione dell’8 novembre. Allora penso che potremo fare un buon lavoro”.