“La cosa chiara è che il fascicolo non mi poteva essere tolto. Che mi si dica che non potevo fare il gip è un’accusa falsa, infamante, lesiva della mia dignità”. Così, all’Adnkronos, la gip del Tribunale di Verbania, Donatella Banci Buonamici, in merito a quanto trapelato dalla riunione del Consiglio giudiziario sulla sua sostituzione da parte del presidente del Tribunale di Verbania, Luigi Montefusco.
“Certamente deve essere stato male sintetizzato il parere del Consiglio laddove si scrive che ‘non avrei potuto esercitare le funzioni di gip’”, prosegue Banci Buonamici. Che sottolinea “la nostra è una sezione unica, promiscua, dove tutti fanno gip e dibattimento. Ma non solo, io il gip lo sto facendo dal 1 gennaio e l’ho fatto per 13 anni. Ho lavorato in una distrettuale a Milano dove sono stata sotto scorta perché ho fatto terrorismo, mafia, ndrangheta”.
“Quel fascicolo – continua – è arrivato alle 6 di sera, ho autorizzato l’apertura della cancelleria perché era chiusa, non c’era nessuno. Mi sono consultata con il presidente che non c’era, avevo i termini che scadevano sabato alle 18 e d’accordo con il presidente, come ho fatto in altri centinaia di casi, ed è documentato, mi sono, nelle mie facoltà presidenziali, assegnata il procedimento e ho provveduto nei termini su una convalida con due, tre persone che erano da 96 ore in stato di custodia cautelare”. “Questi sono i fatti – conclude – rispetto il parere ma attendo fiduciosa la valutazione finale degli organi competenti in merito al mio operato del quale peraltro non viene messo in discussione il merito”.