Home ATTUALITÀ Funerali Berlusconi, Gad Lerner: “Polemiche per mia presenza? Facevo il mio lavoro”

    Funerali Berlusconi, Gad Lerner: “Polemiche per mia presenza? Facevo il mio lavoro”

    (Adnkronos) – “Ieri sono andato in Duomo per fare il mio lavoro. Ho scritto un lungo articolo su ‘Il Fatto Quotidiano’, è in terza pagina. Ho salutato e abbracciato Francesca Verdini perché lei è stata per anni compagna di spiaggia dei miei figli”. Così Gad Lerner all’Adnkronos risponde alle polemiche social che si sono scatenate contro di lui in seguito alla sua partecipazione di ieri ai funerali di Stato del leader di Forza Italia ed ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. 

    Tutto nasce da un tweet che il giornalista aveva postato poco dopo la scomparsa di Flavia Franzoni, la moglie dell’ex presidente del Consiglio Romano Prodi: ”La coincidenza della morte di Flavia Franzoni Prodi con quella di Berlusconi suona beffarda ma se non altro ci ricorda che esiste un’Italia migliore. #LuttoNazionale ancheNO”, aveva scritto Lerner su Twitter. 

    Ieri, poco dopo la diretta televisiva che ha inquadrato Lerner davanti a Myrta Merlino e Barbara D’Urso, si è scatenata una vera e propria ‘guerra’ social contro il giornalista. ”Ecco la coerenza in persona, Gad Lerner prima fa questo tweet per denigrare Berlusconi, e poi va al suo funerale…”, scrive un utente su Twitter, ”Il Dr. Lerner dovrebbe rispettare un defunto, nel caso specifico è riuscito ad oltraggiare il Cavaliere sia prima con il suo tweet che dopo con la sua ipocrita la presenza”, scrive un altro utente. 

    Lerner racconta poi di aver incontrato il vicepremier Matteo Salvini ma smentisce la notizia che ci sia stato un duro faccia a faccia con il leader della Lega causato dal suo tweet, come riportato oggi da alcuni quotidiani: ”Salvini mi ha stretto la mano e non ha fatto alcun cenno al mio tweet – chiarisce il giornalista – mantenendo il volto serio dovuto alle circostanze, riguardo alla mia conoscenza affettuosa con Francesca Verdini, mi ha detto: ‘Lo so, lo so. E poi un semplice ‘come stai?”’, conclude Lerner. 

    (di Alisa Toaff)